venerdì, 17 Gennaio 2025
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L’ombrellone che cercavi è finalmente a portata di clic

Valentina Cuppone
Valentina Cuppone
Valentina Cuppone, classe 1982. Caporedattore de Il Digitale. Formazione umanistica, una laurea in Lettere Moderne e una specializzazione in Comunicazione della cultura e dello spettacolo all’Università di Catania. Curiosa e appassionata di ogni cosa d’arte, si nutre di libri, mostre e spettacoli. Affascinata dal mondo della comunicazione web, il suo nuovo orizzonte di ricerca è l''innovazione.

Estate, mare, relax. Cosa ci si aspetta dalle meritate vacanze dopo un anno di lavoro, passato correndo sempre da una parte all’altra, spesso contro il tempo nella scatenata ricerca di riuscire a organizzare tutto per godersi il proprio angolo di mare? Sempre che si riesca a trovarlo. Qualcuno ha pensato a come facilitare l’organizzazione delle nostre giornate sotto il sole, all’insegna del relax e perché no del guadagno per qualcuno e del risparmio per altri, non solo di denaro ma anche di tempo, che d’estate è più prezioso che mai. Conciliare lavoro, casa, spesa, figli, famiglia, sport, vita sociale, i tanti impegni, che chiunque cerca di rispettare, d’estate è davvero complicato, colpa anche delle temperature bollenti. Ma arriva anche per noi il riposo del guerriero, le tanto agognate vacanze estive, il fine settimana al mare, e per i più fortunati, le tanto ambite due settimane di totale evasione dal tran tran quotidiano. Staccare la spina è un diritto/dovere per chiunque.

Un posto al sole: arriva Playaya

Stefano Gremo e Giulia Schillaci, fonders di Playaya.
Sdraiati in spiaggia con un buon libro o un drink tra le mani, in acqua per una nuotata, una partita a tamburelli sulla spiaggia. Necessari momenti in cui si deve avere la possibilità di svagare e di non programmare nulla. Se non fosse che a volte si rischia di far diventare anche la richiesta di un posto al sole, o meglio all’ombra, difficile e stressante. Così è capitato nel 2017 a Stefano Gremo e Giulia Schillaci. In vacanza in Sicilia, i due ragazzi piemontesi non riescono a trovare un ombrellone da noleggiare negli stabilimenti balneari della costa, vedendosi come unica alternativa divincolarsi tra il caos delle spiagge libere. Ma grazie al potere del passa parola e del network un’amica offre loro la possibilità di usare il proprio ombrellone affittato tramite abbonamento nei momenti in cui lei non è in spiaggia. Da lì la scintilla e l’idea di business. Perché non creare una piattaforma sharing economy per le spiagge? Una Blablacar degli ombrelloni, per condividere e non sprecare denaro.

Cos’è e come funzione lo sharing degli ombrelloni

Ma ecco la storia degli ideatori: Stefano è un giovane ragazzo che dopo gli studi, insieme alla sua compagna di vita e di avventure Giulia, decide di fare esperienza all’estero. Per loro è la volta dell’Australia, della Nuova Zelanda e della Thailandia. Anni definiti “di lavoro, sacrificio, emozioni e divertimento”. Poi decidono di rientrare in Italia. Un paese, il nostro, spesso complicato, dove ogni iniziativa deve superare non pochi ostacoli e dove la burocrazia a volte sembra insormontabile. Ma ci credono perché non sono bamboccioni. Non lo siamo. Con un bagaglio pieno di iniziative ritornano in patria perché, come dicono Stefano e Giulia, citando Eleanor Roosevelt, “Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni”. Propongono il progetto all’incubatore d’imprese dell’università di Torino e Mondo Balneare e nasce Playaya. Fondata a Torino nel 2018, la community mette in contatto chi ha acquistato un abbonamento in uno stabilimento e un bagnante dell’ultimo minuto. L’intento è quello di dare la possibilità a chi cerca un ombrellone in spiaggia di sfruttare una postazione nei momenti in cui non è utilizzata da chi l’ha precedentemente affittata. Per trascorrere ore piacevoli e rilassanti lontane dagli stress della quotidianità. E tutto a portata di clic, comodamente da uno smartphone o tablet seguendo quattro semplici mosse: registrati, cerca la località e l’ombrellone che fa per te, prenota per il tempo che è possibile. La quarta mossa? Rilassati e goditi il mare! Un nome Playaya, che è una crasi tra “spiaggia” in spagnolo e uno slang che fa pensare a un’esclamazione del tipo “Viva la spiaggia!” Un nome che si addice bene con una piattaforma che tromette tanto. A giorni sarà online e operativa sul web e tra qualche settimana come App Mobile iOs e Android. Un servizio completamente gratuito che vede la Liguria come territorio di lancio perché lì il problema della congestione delle spiagge è evidente ma basta fare un salto nelle spiagge del Salento e della Sicilia per capire che il problema è ampiamente diffuso. Piccoli spazi, poche spiagge libere e quelle private con prezzi elevati e sconvenienti.

I vantaggi degli ombrelloni condivisi: convenienza e comodità

Pubblicato da Playaya su Venerdì 6 aprile 2018

“Playaya è stata progettata appositamente per il mercato balneare con la mission di portare vantaggi, innovazione e valore attorno a un settore di grande spicco nel turismo italiano”. Così i fondatori descrivono la loro startup. In sostanza, gli ombrelloni sharing made in Italy risolvono l’organizzazione dell’ultimo minuto di tanti bagnati e offrono opportunità di guadagno nelle ore di inutilizzo a chi è cliente. Tre i target a cui il servizio di sharing si rivolge: i gestori degli stabilimenti, i clienti abbonati e quelli dell’ultimo minuto. E quanto vale non dover girare più gli stabilimenti sentendosi dire che non c’è posto e andare direttamente dove l’ombrellone ti aspetta? Venendo per di più in contro alla tua esigenza in termini di costi e orari. Quanto vale non sprecare il denaro impiegato per il noleggio dell’ombrellone quando lo si lascia vuoto? Playaya sembra essere la soluzione che aspettavamo da tempo. Zero stress e possibilità di recuperare guadagni. Lo sharing delle spiagge aggiunge valore a un settore, quello balneare, in cui a volte le risorse non vengono sfruttate appieno. Stefano e Giulia con la loro piattaforma hanno saputo coniugare il piacere e la convenienza, creando vantaggi per chiunque usufruisca del servizio. L’ombrellone che cervavi è finalmente a portata di clic. di Valentina Cuppone

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Valentina Cuppone
Valentina Cuppone
Valentina Cuppone, classe 1982. Caporedattore de Il Digitale. Formazione umanistica, una laurea in Lettere Moderne e una specializzazione in Comunicazione della cultura e dello spettacolo all’Università di Catania. Curiosa e appassionata di ogni cosa d’arte, si nutre di libri, mostre e spettacoli. Affascinata dal mondo della comunicazione web, il suo nuovo orizzonte di ricerca è l''innovazione.

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