L’IA ha realizzato, per la prima volta, uno spot pubblicitario, che è stato presentato in occasione del Super Bowl. Ieri, 9 febbraio, infatti, è andata in onda la pubblicità realizzata da OpenAI, con il fine di raggiungere un pubblico di utenti vasto.
Quando l’azienda aveva diffuso la notizia tempo fa, gli appassionati del settore avevano compreso subito l’importanza dell’evento: si tratta, infatti, della più grande incursione di OpenAI nella pubblicità. L’obiettivo, inoltre, è quello di migliorarsi, per poter costruire la tecnologia IA più potente al mondo.
Lo spot realizzato con l’IA
L’IA ha realizzato The Intelligence Age, il suo primo spot televisivo. La pubblicità, che ha avuto un costo di 14 milioni di dollari, dura 60 secondi ed è visibile sul canale YouTube di OpenaAI. Per ricordare le grandi rivoluzioni avvenute nel tempo, protagoniste del video, è stato scelto lo stile grafico del puntinismo. Nello specifico, ci si è concentrati sulla storia dell’intelligenza artificiale sulla terra.
La pubblicità, quindi, ha rappresentato immagini partendo dall’apparizione del primo filamento di DNA allo sbarco sulla Luna, fino ad arrivare alla nascita della prima forma di vita dotata di intelligenza ma non biologica, ossia ChatGPT. Il motivo per cui è stato scelto il Super Bowl per fare un esordio del genere rientra nella strategia di OpenAI di rendere l’intelligenza artificiale sempre più vicina alle persone.
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La strategia di OpenAI e i timori iniziali
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Il progetto di OpenAI di rendere l’intelligenza artificiale sempre più vicina e ben voluta dalla gente non è semplice da realizzare. Lo scorso anno, l’ex chief brand officer di Microsoft, Kathleen Hall, aveva dichiarato a riguardo, al Journal: “C’è un fattore di paura in questa categoria“. Secondo una ricerca Microsoft del 2022, infatti, molti utenti erano spaventati dall’incursione eccessiva della tecnologia nel mondo reale.
Con il tempo, però, tale sentimento si è ridimensionato, soprattutto grazie agli evidenti vantaggi che l’IA apporta nella vita quotidiana, come l’aiuto in medicina, nella diagnosi o nella cura di determinate malattie. La situazione ha subìto una svolta quando, alla fine dello scorso anno, OpenAI ha assunto Kate Rouch, responsabile marketing di Coinbase Global, come primo chief marketing officer. La donna, infatti, ha portato avanti una campagna di marketing presso la piattaforma di scambio di criptovalute, che ha incluso uno spot pubblicitario per il Super Bowl.
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L’obiettivo di OpenAI al Super Bowl
Seppure OpenAI abbia raggiunto grandissimo successo negli ultimi tempi, da un paio di settimane l’azienda è stata minacciata da una nuova realtà virtuale, quale la startup cinese DeepSeek. In pochissimo, i titoli tecnologici sono crollati, in quanto l’AI asiatica promuove la stessa performance dei competitor statunitensi ma, a differenza di questi ultimi, necessita di un investimento iniziale minore.
Di conseguenza, OpenAI ha sfruttato l’occasione del Super Bowl per far conoscere il proprio prodotto, ossia ChatGPT, a un pubblico ampio. Nonostante i 300 milioni di utenti attivi ogni settimana, l’azienda statunitense non può stare tranquilla. Sono numerosi i concorrenti che cercano di sfidare la sua potenza. L’amministratore delegato di Google, Sundar Pichai, per esempio, ha recentemente dichiarato ai propri dipendenti che il chatbot dell’azienda, Gemini, dovrà essere adoperato da 500 milioni di utenti entro la fine del 2025.
Non è una novità
OpenAI non è la prima azienda del settore a investire in pubblicità. Già negli anni passati, infatti, si sono interessati all’argomento altri operatori, come Google, Anthropic e Microsoft. Durante il Super Bowl del 2024, Google ha presentato uno spot che promuoveva Guided Frame, una funzione dell’intelligenza artificiale che, attraverso la fotocamera, aiuta le persone cieche e ipovedenti a scattare delle fotografie. Anthropic, invece, ha trasmesso una pubblicità di 5 secondi, in cui veniva recitato semplicemente questa frase: “Claude è un assistente AI di nuova generazione“. Lo spot di Microsoft, infine, evidenziava come il suo assistente AI, Copilot, potesse aiutare gli esseri umani a ottenere sempre di più.