Rivoluzioni del 2023. Se volessimo individuare tre eventi che hanno segnato lo scorso anno, e da cui poter ripartire nel 2024, queste riguardano tre diversi ambiti: medicina, energie rinnovabili e sistema influencer.
Rivoluzioni del 2023: il mondo è entrato nell’età dell’oro della medicina
La fiorente rivoluzione medica è stata uno dei temi principali del 2023. Bertalan Maskó, direttore dell’Istituto medico futurista di Budapest, ha così dichiarato, come riportato da Positive News:
Stiamo assistendo a un ritmo di progresso che non si vedeva da 100 anni.
Le scoperte nella tecnologia dell’mRNA applicata per la prima volta ai vaccini anti-Covid potrebbero presto aiutare a sradicare alcuni tipi di cancro.
Inoltre, un ruolo importante negli sviluppi della medicina è dato “dall’enorme potenziale dell’intelligenza artificiale, dalla stampa 3D e dai progressi nella genomica, che sbloccheranno le basi genetiche di molte malattie, portando a trattamenti nuovi e più mirati”.
Secondo Chris Stokel-Walker, che scrive per il British Medical Journal, l’intelligenza artificiale “aumenterà il ritmo delle scoperte di nuovi farmaci” identificando i tumori nelle scansioni “in modo più efficace di quanto possano fare gli esseri umani”.
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Rivoluzioni del 2023: ascesa delle energie rinnovabili e collasso dell’ecosistema influencer
Altro passo avanti, nelle rivoluzioni del 2023, è stato fatto dalle energie rinnovabili, la cui ascesa è diventata “inarrestabile”. Secondo un rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia (IEA) di ottobre, le energie rinnovabili forniranno metà dell’elettricità mondiale entro il 2030. “La transizione verso l’energia pulita sta avvenendo in tutto il mondo ed è inarrestabile”, ha affermato il direttore esecutivo dell’AIE Fatih Birol.
Per ultimo il pandoro-gate, ha rivisto i criteri reputazionali del patinato mondo degli influencer, non più automaticamente credibile e misurato a peso di follower. Ad evaporare però non sarà solo la sua bolla etica, ma quella dell’intero ecosistema influencer. Il futuro verterà certamente verso community etiche, realmente virtuose e trasparenti. Se si vorrà sopravvivere ci si dovrà adeguare a nuovi criteri di credibilità in cui l’apparenza non è più così importante. Il nostro è un momento storico di forte cesura del mondo digitale, per l’innovazione, la medicina, la transizione ecologica.