venerdì, 17 Gennaio 2025
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Smart Contracts: come funzionano e perché sono importanti

Veloci, automatici, sicuri: gli smart contracts basati sulle blockchain si affermano sulle transazioni online, assicurando le condizioni, accorciando i tempi e tutelando le parti coinvolte.

Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.

Il termine Smart Contracts o contratti intelligenti è apparso con l’emergere delle blockchain e più precisamente con la criptovaluta Ethereum.

Questa tipologia di patto tra individui, aziende o società viene definita “intelligente” perché la sua esecuzione può essere automatizzata attraverso l’utilizzo di un programma informatico senza l’intermediazione di terze parti.

Smart contracts

Smart contracts e blockchain

Uno Smart contract è un contratto il cui funzionamento è basato sulla crittografia blockchain, che permette di automatizzarne l’esecuzione: le parti coinvolte concordato termini e condizioni di acquisto dell’oggetto o del servizio in questione, e si affideranno a un programma informatico sviluppato per l’occasione che li eseguirà e metterà in pratica in modo automatico.

Questi contratti funzionano con una logica chiamata in gergo if-then, ossia se si verificano le condizioni allora la transazione può andare a buon fine.

Questo processo è trasparente, immutabile e non può essere alterato una volta messo in atto.

Per fare un esempio, immaginiamo due società che stipulano un contratto di vendita di materiale informatico. Lo Smart contract sarà capace di trasferire automaticamente i fondi corrispondenti al prezzo di vendita dal portafoglio di criptovaluta dell’acquirente verso quello del venditore. Il programma informatico sviluppato per questo contratto può prevedere che il trasferimento avvenga solo dopo che l’acquirente abbia ricevuto la spedizione del materiale in questione, oppure che sia dilazionato in rate, in base agli accordi pattuiti.

L’oracolo degli smart contracts

Per assicurare il compimento del contratto, il programma ha bisogno di dati, per esempio la data o il luogo di consegna o le tempistiche di spedizione, che si possono immettere dando un riferimento esterno alle parti coinvolte, definito “oracolo”.

Un oracolo è una fonte dei dati affidabili che permette allo smart contract di funzionare senza l’intervento dei segnatari. Per esempio, nel caso di prima, può svolgere la funzione di oracolo il servizio delle Poste, che assicura e avvisa quando la merce è stata consegnata. O ancora, Trenitalia, che può dare informazioni relative all’ora in cui il treno merci è arrivato a destinazione.

La natura dell’oracolo dipenderà quindi dall’oggetto dello smart contract: se lo scopo del contratto è una scommessa su una partita di calcio, le parti possono convenire di fare affidamento sul risultato ufficiale della lega professionale di riferimento.

Transazioni sicure

Smart contracts e blockchain

Gli smart contracts semplificano la burocrazia e i pagamenti, riducendo i tempi e i costi legati alle transazioni, eliminando di fatto gli intermediari tra le parti.

Grazie alla tokenizzazione e alla frazionabilità degli asset, consentono una partecipazione più ampia rispetto alle normali compravendite e aumentano la liquidità, trasformando prodotti finanziari complessi in derivati o prodotti strutturati, alla base della cosiddetta DeFi, finanza decentralizzata.

Così facendo, i servizi finanziari risultano accessibili a chiunque e in ogni momento, a patto che si disponga di una connessione alla rete, su piattaforme di prestito, di exchange e di market automatizzati.

A differenza delle transazioni tradizionali, tutte queste tipologie di servizi finanziari basati sulla blockchain evita processi come il passaggio da broker, camere di compensazioni e depositi, accorciando i tempi di realizzazione e annullando le possibilità di errore o frode che comportano.

Gli smart contracts automatizzano e velocizzano dunque il processo di liquidazione rendendola quasi istantanea. Grazie alla componibilità dei protocolli, si possono creare strutture efficienti di prodotti finanziari complessi, che interagiscono gli uni con gli altri: per esempio si possono usare asset di un contratto per ottenere liquidità da un altro, tutto senza problemi di passaggi intermedi.

Con gli smart contracts, l’utente è in ogni momento al corrente e tiene sotto controllo i propri asset, senza il rischio di frodi da parte di nodi deboli, come gli intermediari, e con la garanzia di un contratto a prova di manomissione: una volta settati i parametri del contratto, gli smart contracts funzionano esattamente come programmati, senza la possibilità di interferenze.

Smart Contracts, AI e blockchain

Sebbene ci siano ancora alcuni pericoli legati ai codici e alle crittografie su cui si basano, oggi gli smart contracts costituiscono una risorsa importante nel mondo dell’economia e della finanza, con livelli di sicurezza e tutela molto maggiori rispetto alle transazioni tradizionali.

L’integrazione con l’intelligenza artificiale e l’interoperabilità delle blockchain apporteranno ulteriori migliorie ai contratti intelligenti, rendendoli sempre più appetibili a investitori e capitali, facilitando la circolazione delle criptovalute e diventando la forma più sicura di transazione disponibile online.

Leggi anche: Criptovalute a confronto: meglio investire su Ethereum o su Bitcoin?

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Enrica Vigliano
Enrica Vigliano
Enrica Vigliano, romana per adozione. Lavora nel mondo dell’arte e della comunicazione di eventi, dopo gli studi di Archeologia e di Business dei beni culturali. Adora parimenti la matematica e la grammatica, avendo una predilezione per le parole crociate e per la vita all’aperto.

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