Il libro di Giorgia Meloni intitolato “Io sono Giorgia” è autobiografico. La leader di Fratelli d’Italia racconta anche aspetti intimi della sua vita misti al racconto della sua carriera e ascesa politica, fin dagli esordi quando da giovanissima inizia a frequentare il circolo del Fronte della Gioventù di Garbatella, a Roma.
Giorgia nel testo spiega anche i motivi che spinsero la sua militanza a destra e lancia uno sguardo sul futuro del nostro Paese e nello specifico del suo partito e del centrodestra.
Libro di Giorgia Meloni, politica e donna
Nel libro di Giorgia Meloni, che consta circa 300 pagine e in cui si alterna la Giorgia privata al personaggio pubblico, vi è un fil rouge ed è quello di voler far passare il concetto di quanto sia necessaria una comunità basata su lealtà e solidarietà reciproca. Anche il suo lungo soffermarsi sulla figura paterna e l’assenza di questa, che ha caratterizzato tutta la sua vita e l’ha resa quella che è, vuole essere un modo per evidenziare come la comunità non necessiti di defezioni e tradimenti.
Tanti gli argomenti affrontati nel libro di Giorgia Meloni: dal bilancio sulla sua carriera varcata la soglia dei 40 anni passando per il secondo figlio che non è arrivato, al partito di cui è leader e alla remota possibilità di diventare Premier, che poi tanto remota non è perché anche la stampa internazionale fa delle previsioni al riguardo.
Che non sia proprio l’uscita del libro un modo per la Meloni di avvicinarsi ancora di più all’elettorato e tessere così la tela che in fondo spera la porterà a dirigere il nostro Paese.
Giorgia Meloni: “Vivo in un mondo in cui per impormi non posso mostrare le mie fragilità”
Nel libro di Giorgia Meloni pare comunque strano che la leader di Fratelli d’Italia abbia voluto mostrare le proprie fragilità, aspetti che un politico tende a nascondere, come lei stessa ha ammesso in una recente intervista con Silvia Toffanin, a Verissimo:
Nella mia dimensione privata io sono tutt’altro. Sono alla disperata ricerca di qualcuno a cui mostrare le mie debolezze, perché sono una persona che ha le sue debolezze, che ha le sue paure, che ha le sue ansie ed io non le posso mostrare mai.
Vivo in un mondo, devo impormi in un mondo in cui tu fai mezzo passo, dai un segnale, un fianco scoperto e ti becchi subito una bastonata lì dove ce l’hai. Per cui uno deve sempre essere ‘non ho paura di niente’ ma poi nessuno è così, no.
Nel libro di Giorgia Meloni si parla anche dell’essere stata vittima di bullismo da piccola perché grassottella. Sempre a Verissimo ha raccontato di aver perso dieci chili quando a 13 anni alcuni ragazzini non vollero giocare con lei perché grassa e poi aggiunge che “i nemici hanno sempre un’utilità, ti aiutano sempre se tu non scappi e sai reagire”.
Non sappiamo se la scelta di affrontare il tema delle sue fragilità ed del lato più nascosto di sé possa essere una strategia politica, un modo per creare empatia con i suoi elettori, ma questo può rappresentare certamente un’ipotesi.
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