giovedì, 18 Luglio 2024
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Julian Assange, il padre ringrazia l’Italia: “Sempre vicina in questi 12 anni difficili”

Julian Assange è tornato in Australia, suo padre John ringrazia l'Italia: "Dopo la sua liberazione hanno messo una scritta elettronica 'Assange è libero' a Napoli. Ringrazio tutto il popolo italiano per la vicinanza".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

Si è finalmente concluso il caso Julian Assange, che ha deciso di patteggiare con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti: si è ritenuto colpevole per il reato di pubblicazione di file inediti e materiale classificato degli USA nel 2010. Da qualche giorno, infatti, il fondatore di WikiLeaks è tornato dalla sua famiglia in Australia.

A tal proposito, John Shipton, il padre di Julian Assange ― all’anagrafe Julian Paul Hawkins, ha preso il cognome di sua madre e poi quello del padre adottivo Richard Assange ― ha fatto alcune dichiarazioni all'”ANSA”.

Più nel dettaglio, di ritorno a Melbourne, John Shipton ha voluto ringraziare tutta l’Italia e il popolo italiano, che ci ha sostenuto per 12 anni. Quando Julian è tornato libero, hanno messo una scritta elettronica ‘Assange è libero’ a Napoli. Julian è cittadino onorario partenopeo, ma anche a Roma, Bologna e altre città italiane”.

Non solo, il padre naturale di Julian Assange si è mostrato molto riconoscente anche verso il Governo italiano, in particolare per “i senatori del Movimento 5 Stelle, così come i membri del Consiglio d’Europa, che sono stati determinanti nel far sì che il Consiglio d’Europa rilasciasse dichiarazioni di sostegno a Julian Assange”.

Non ha mancato di sottolineare anche il ruolo dell’ex leader dei Laburisti Britannici: “Jeremy Corbyn che ha avuto una forte influenza nell’ottenere quella dichiarazione e anche quella dell’Alto Commissario del Consiglio d’Europa”.

John Shipton sulla liberazione di suo figlio Julian

John Shipton ha rivelato di essere completamente esausto ― compirà 80 anni il prossimo settembre ― e ora si ritirerà a vita privata. Ha, però, ripercorso all'”ANSA” tutti gli anni in cui è stato al fianco di suo figlio Julian:

Julian è una figura mondiale, soprattutto nel mondo occidentale, ora, dove tutto questo lo porterà, non ne ho idea.

Per tutto questo tempo abbiamo fatto il lavoro politico con migliaia e migliaia d’interviste, riunioni, dichiarazioni e raccogliendo centinaia di migliaia di persone su una mailing list, abbiamo creato una squadra.

Julian Assange e la sua storia nel documentario Ithaka

Con l’altro suo figlio regista, Gabriel, John Shipton ha realizzato il documentario Ithaka – un padre, una famiglia, una battaglia per la giustizia. Uscito nel 2021 e presentato al Sydney Film Festival dello stesso anno, in Ithaka il padre di Julian Assange racconta tutti gli anni di lotta per la liberazione di suo figlio.

Il documentario è stato poi presentato ad altri festival del cinema, vincendo il premio per Miglior documentario scelto del pubblico al Soho London Independent Film Festival nel 2022.

Anche in questo caso, John Shipton ha sentito la vicinanza dell’Italia durante la proiezione di Ithaka – un padre, una famiglia, una battaglia per la giustizia.

Si è trattato di un lavoro consistente per ben 5 anni.

Abbiamo proiettato Ithaka negli Stati Uniti, in tutta l’Australia, in Messico, in Brasile, Europa, Regno Unito.

Abbiamo fatto eventi in tantissime città, tra cui anche Verona e Firenze.

Leggi anche: Julian Assange libero, di cosa era accusato, quanti anni di carcere e perché esce ora

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Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

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