I protagonisti indiscussi della festa dei nonni sono gli anziani che, come sottolineato anche dal Parlamento italiano nell’articolo 1 della legge 159, rappresentano un pilastro per la storia della famiglia e della società.
Proprio per celebrare queste figure così importanti, tra le varie iniziative a riguardo spicca “L’eco dei ricordi”, contest volto a celebrare i ricordi degli anziani. Il premio è stato ideato da Teresa Amendolagine e ha luogo nella Casa di Riposo Villa Immacolata dell’Istituto delle Suore Adoratrici del SS. Sacramento, a Roma.
Quella del 2024 sarà la seconda edizione dell’iniziativa e il Premio sarà rivolto a tutte le strutture socio-assistenziali residenziali che ospitano anziani. In particolare, si cerca di incrementare il legame tra le vecchie e le nuove generazioni. Laila Perciballi, Garante dei Diritti delle Persone Anziane di Roma Capitale, riferendosi alla ricorrenza del 2 ottobre, ha affermato:
Il mio augurio è che la saggezza degli anziani si trasmetta ai giovani e l’energia positiva e l’entusiasmo dei giovani infonda negli anziani quel calore di cui hanno ancora bisogno.
Proprio per questo sono state promosse diverse iniziative volte all’alfabetizzazione digitale degli anziani grazie all’aiuto della nuova generazione. I giovani si mettono a disposizione per insegnare loro a usare le applicazioni, necessarie per accedere ai servizi. Proprio in questo contesto di iniziative è stata rinnovata la collaborazione dell’Unicef con il concorso “L’eco dei ricordi”.
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Qual è lo scopo de “L’eco dei ricordi”?
Il Premio “L’eco dei ricordi” è stato ideato per dare importanza al pensiero antico e a ciò che viene considerato anziano. Le opere in gara sono state consegnate il 30 agosto 2024 e si deciderà chi avrà vinto il 27 ottobre 2024, dopo un’analisi da parte di un’attenta giuria. Il fine del concorso è celebrare le memorie delle persone anziane e promuovere l’invecchiamento attivo della mente e del corpo.
I nonni sono centrali nella quotidianità di bambine e bambini perché mantengono in vita tradizioni e ricordi. Non rappresentano solo un supporto affettivo all’interno della famiglia ma hanno una funzione centrale per lo sviluppo relazionale dei propri nipoti, che sono portati a interagire con figure appartenenti a un’epoca diversa.
Questo è uno dei motivi per cui Unicef ha deciso di collaborare con l’iniziativa, promuovendo il Premio che sottolinea l’importanza delle figure anziane per lo sviluppo dei bambini.
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Quando è nata e quando si celebra la festa dei nonni?
La festa dei nonni è stata introdotta dal Parlamento italiano il 31 luglio 2005 con la legge 159. La data del 2 ottobre si riferisce al giorno in cui la Chiesa celebra gli angeli custodi, che si ritiene accompagnino e proteggano le persone nei momenti di difficoltà.
L’articolo 1 della legge sottolinea quanto i nonni siano figure fondamentali all’interno della famiglia e della società. Si invitano perciò tutte le regioni, le province e i comuni italiani a promuovere delle iniziative che esaltino il ruolo dei nonni.
La celebrazione è nata negli Stati Uniti nel 1978, su richiesta di Marian McQuade. La casalinga della Virginia aveva quindici figli e quaranta nipoti, motivo per cui l’allora presidente statunitense Jimmy Carter le diede sostegno nell’educazione dei giovani all’affetto per i nonni.
La data di celebrazione della festa è diversa in ogni Paese. Negli Stati Uniti si celebra la prima domenica di settembre, dopo il Labor Day, nel Regno Unito la prima domenica di ottobre, mentre in Canada il 25 ottobre. In Francia le nonne vengono celebrate la prima domenica di marzo, dal 1978; i nonni si festeggiano la prima domenica di ottobre, a partire dal 2008.
