Un recente studio ha dimostrato che la scrittura su un foglio aiuta i bambini a stimolare la memoria e l’apprendimento. I bambini nati nel 2025 fanno parte della nuova Generazione Beta, i quali sono stati definiti nativi artificiali per la loro vicinanza alla tecnologia e per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Di fatto, questi bambini diventeranno sempre più esperti dell’IA rispetto alle altre generazioni, grazie alla continua evoluzione tecnologica.
Ma nonostante la loro padronanza dei computer e di tutti i dispositivi tecnologici, un recente studio ha dimostrato che la scrittura a mano non può essere sostituita da questi mezzi evolutivi. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Acta Psychologica ed è risultato che anche i nativi artificiali non possono evitare l’apprendimento della scrittura, che rimane un’abilità importante sotto molti aspetti.
L’importanza della scrittura a mano
Scrivere a mano è un’attività che non può di certo essere sostituita dalla tecnologia e i giovani della Generazione Beta non ne saranno esenti. Scrivere comporta uno sviluppo cognitivo poiché permette di stimolare delle aree del cervello che sono coinvolte nell’apprendimento, nell’attenzione e nella comprensione. Inoltre, favorisce la capacità di concentrazione e stimola alla creatività: scrivere al computer, su un tablet o su uno smartphone è molto più semplice e automatico, ma non permetterà loro di prestare attenzione a ciò che fanno e più importante ridurrà il loro approccio innovativo.
La ricerca
Il team ha proposto tre test da sottoporre ai bambini delle elementari con età compresa tra i 10 e i 12 anni, con l’obiettivo di dimostrare se la scrittura a mano favorisse l’apprendimento più rapido di una lingua. Perciò, i ricercatori hanno selezionato 40 studenti da esaminare, 20 femmine e 20 maschi intenti ad imparare l’inglese dalla scuola di Shenyang.
I bambini hanno frequentato normali lezioni scolastiche in cui nella prima si sono concentrati sulla scrittura della lingua inglese e nella seconda hanno sperimentato la lettura.
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I risultati della ricerca
In seguito, i piccoli dovevano mettere in pratica ciò che avevano imparato collegando le parole a dei suoni ascoltati oppure le parole al loro significato. Attraverso i compiti svolti è stato rilevato che la scrittura fa mantenere il livello di attenzione alto perché con il gesto manuale di impugnare la penna sul foglio, i bimbi attivano il sistema motorio permettendo loro di essere concentrati sulla lezione. Alla fine dei test è risultato che i bambini che avevano frequentato le lezioni fossero più veloci nell’eseguire i compiti assegnati in quanto hanno memorizzato meglio le informazioni e riconoscevano le lettere più facilmente.
Una delle ricercatrici dello studio, Li Wenhui ha spiegato:
Quando il primo giorno i bambini hanno dovuto abbinare ad ogni suono una parola la scrittura a mano si è rivelata per loro molto vantaggiosa, a due giorni di distanza lo è stata per abbinare le parole ai loro significati e a tre giorni utile per l’accuratezza nella scrittura di ciascuna lettera.
Dallo studio fatto è emerso che andrà cambiato il modo di insegnare a scrivere poiché ogni bambino presenta delle esigenze diverse e il maestro dovrà adattarsi. Ma la Generazione Beta proseguirà nell’apprendimento della scrittura a mano, poiché in un mondo in cui la tecnologia regna sovrana e tutte le attività manuali si stanno evolvendo, questa rimane una risorsa preziosa che non possiamo lasciare andare, poiché simbolo dell’attività umana. I bambini di oggi non possono perdere quest’abilità, perciò è importante che si approccino fin da subito alla scrittura, con l’aiuto delle famiglie e della scuola.
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