mercoledì, 2 Aprile 2025
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Assicurare il cane, i vantaggi che non dovremmo sottovalutare

In media arriviamo a spendere 1.800 € l'anno per prenderci cura dei nostri animali : ecco perché conviene investire in un'assicurazione.

Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.
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Sono diverse le spese che un proprietario di animali domestici si ritrova a dover affrontare: il nostro sogno è che cani e gatti siano sempre in salute ma purtroppo talvolta possono verificarsi degli spiacevoli inconvenienti.
Ecco perché si parla sempre più spesso della possibilità di assicurare il proprio cane, una scelta che può fare la differenza in determinate situazioni come spese veterinarie e chirurgiche. Approfondiamo l’argomento.


Assicurare il proprio cane significa proteggerlo


La maggior parte delle famiglie italiane ha un animale domestico, come un cane o un gatto. Le spese da sostenere non riguardano solo quelle legate all’alimentazione ma talvolta, in base alle situazioni, c’è bisogno di sottoporre il proprio pet a una visita veterinaria.

In media arriviamo a spendere 1.800 € l’anno per prenderci cura dei nostri animali ma naturalmente le cifre sono sempre da intendersi come indicative poiché l’imprevisto è dietro l’angolo.

Basta quindi una piccola scelta per fare la differenza: l’assicurazione cane è pensata a 360° per rispondere alle esigenze dei nostri amici a quattro zampe, quindi sono incluse spese veterinarie, come quelle chirurgiche a seguito di malattia o infortunio, o persino danni a terzi.


Come assicurare il proprio cane?

assicurare il cane


Questa copertura assicurativa può essere stipulata in qualsiasi momento ma è necessario che il cane abbia un microchip, quindi sia effettivamente iscritto all’anagrafe degli animali d’affezione e che abbia il libretto sanitario aggiornato. Inoltre, è sempre bene che il cane sia in regola con le vaccinazioni, tenuto a norma di legge.

Oggi abbiamo la possibilità di stipulare una polizza cani richiedendo un preventivo facilmente online: dobbiamo naturalmente inserire alcune informazioni, come l’età, la razza dell’animale. Ogni dato ci aiuterà a trovare la soluzione ad hoc per noi.


Cosa include l’assicurazione per il cane?


Per aiutarci a scegliere vediamo nel dettaglio che cosa include effettivamente l’assicurazione per il cane. Abbiamo menzionato spese veterinarie per intervento chirurgico: se il nostro cane, a seguito di un infortunio o di una malattia, ha necessità di sottoporsi a esami e accertamenti diagnostici, così come a eventuale fisioterapia, possiamo in questo modo coprire parte delle spese e dormire sonni più tranquilli.

Ci sono poi delle polizze specifiche che permettono di poter fare affidamento sull’assistenza telefonica. Ciò significa che se abbiamo un dubbio o se il nostro cane sta male improvvisamente, possiamo richiedere una consulenza veterinaria o trovare persino un ricovero improvviso nel caso in cui avessimo bisogno di lasciare il nostro amato cagnolino da solo per qualche giorno.

C’è poi la questione legata ai danni a terzi: purtroppo capita che il cane possa in qualche modo procurare inavvertitamente una lesione fisica o danneggiare cose di terzi. Anche in questo caso troviamo un sostegno economico importante.


Sono sempre di più gli italiani che scelgono di assicurare il proprio cane proprio per i vantaggi che si ottengono
: quasi un italiano su tre accoglie un animale nella propria casa e quindi è necessario farsi trovare preparati a ogni evenienza e offrire solo il massimo delle cure al proprio pet.
Ed è anche il motivo per cui l’assicurazione va scelta in ogni caso chiedendo una consulenza a un esperto per trovare l’opzione giusta e coprire tutte le proprie esigenze.

Leggi qui: Adottare un cane, 3 consigli preziosi per fare la scelta giusta

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Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.

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