Marina Berlusconi: “Vi presento la nuova casa editrice. Sui diritti? Sono più vicina alla sinistra”

La libertà secondo Marina Berlusconi, dal nuovo progetto della casa editrice che porta il nome di suo padre all'idea di un'Europa più coesa.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Marina Berlusconi ha da poco presentato un nuovo progetto di Mondadori, la Silvio Berlusconi Editore, la cui parola d’ordine è libertà. La presidente del Gruppo ha così dichiarato al “Corriere della Sera”: “Non sarà solo un omaggio a mio padre, ma un progetto editoriale che vuole dare più forza al pensiero liberale e democratico, contro ogni forma di totalitarismo, nel nome di quella libertà che finisce solo dove comincia quella altrui”.

Per Marina Berlusconi il concetto di libertà è totale, che abbraccia il mondo dell’Europa, della politica e della stessa casa editrice che porta il nome di suo padre.

Perché il nuovo progetto di Mondadori porta il nome di Silvio Berlusconi?

Per Marina Berlusconi l’unico interesse della nuova casa editrice che si chiama Silvio Berlusconi Editore è “pubblicare libri ben fatti, che incontrino l’interesse dei lettori e diano voce alle istanze della società”, nel nome della libertà.

Ed è proprio la libertà che può essere raccontata in molti temi diversi ― attraverso i libri con la nuova casa editrice ―, concetto caro a Silvio Berlusconi. Ecco cosa ha rivelato Marina Berlusconi a tal proposito:

Quale nome migliore per una casa editrice che vuol parlare di libertà?

Mio padre ha sempre combattuto per la libertà, ed è stata il mezzo e il fine di tutto il suo agire.

Tutto quello che ha costruito, lo ha costruito utilizzando le vie della libertà e realizzando conquiste che di libertà si nutrivano sia come imprenditore sia come politico.

La libertà secondo Marina Berlusconi

Secondo Marina Berlusconi, “in quasi 80 anni di pace abbiamo avuto la fortuna di poter considerare la libertà una conquista acquisita”. Ora, invece, quanto più che mai, è necessario che a Bruxelles venga fatta “una riflessione molto profonda”. Ecco cosa è cambiato:

Dietro il diffondersi di certe simpatie antidemocratiche c’è anche una crescente insofferenza, quasi una rabbia, verso l’Europa del troppo controllo, del dirigismo, della burocrazia.

Serve, quindi, un’Europa più forte e più coesa, capace di far percepire alle persone tutti i benefici di una vera unità, senza ambiguità su valori come libertà e democrazia, a cominciare dal sostegno all’Ucraina.

L’Europa può essere la nostra salvezza, oppure, attenzione, la nostra rovina.

Marina Berlusconi e la libertà nella politica

Marina Berlusconi è libera di dirlo, ancora una volta: non scenderà in politica, “no, né oggi, né in futuro”. E ha svelato il suo punto di vista in merito all’attuale Governo: “Questo Governo ha sempre rispettato pienamente le regole della democrazia e in politica estera ha mantenuto la barra dritta su posizioni europeiste e filoatlantiche”.

A tal proposito, rimarcando ripetutamente il concetto di libertà ― di pensiero, in questo caso ― ha raffermato che “ci sono temi su cui si può non essere d’accordo”. Infatti, per alcune questioni si è dichiarata più vicina alla Sinistra: “Su cosa non d’accordo con la Destra? Sui diritti civili, e se parliamo di aborto, fine vita o diritti LGBTQ, mi sento più in sintonia con la sinistra di buon senso. Ognuno deve essere libero di scegliere”.

Leggi anche: Marina Berlusconi è tra i 25 Cavalieri del Lavoro nominati da Mattarella: tutti i nomi

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