Maturità 2024, cos’è l’Elogio dell’imperfezione di Rita Levi Montalcini

Elogio dell'imperfezione, autobiografia di Rita Levi Montalcini, è una delle tracce scelte dal Ministero della prima prova: ecco di cosa parla e il monito universale della scienziata italiana.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.
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Elogio dell’imperfezione, l’autobiografia di Rita Levi Montalcini del 1987, è una delle tracce nella prima prova di maturità. Ecco cosa è stato chiesto agli studenti: “Rita Levi-Montalcini (1909 – 2012), premio Nobel per la Medicina nel 1986, considera l’imperfezione come valore. A partire dal brano e traendo spunto dalle tue esperienze, dalle tue conoscenze e dalle tue letture, rifletti su quale significato possa avere, nella società contemporanea, un ‘elogio dell’imperfezione'”.

La neurologa italiana racconta nell’autobiografia le sue esperienze, sia personali sia acquisite durante tutta la sua attività di scienziata e ricercatrice. E offre ai lettori un prezioso insegnamento: il focus di Elogio dell’imperfezione è incentrato sulle insicurezze dell’autrice che l’hanno sempre spronata ad andare oltre i propri limiti.

Di cosa parla Elogio dell’imperfezione di Rita Levi Montalcini?

In Elogio dell’imperfezione Rita Levi Montalcini fa un bilancio della sua vita, a partire dai suoi studi, le sue amicizie, i suoi amori, fino ad arrivare ai suoi successi, ma soprattutto insuccessi professionali.

Solo la perseveranza nei nostri obiettivi, non esente da cadute e fallimenti, è la chiave del successo in ogni ambito, personale e lavorativo. Ecco un estratto dal brano proposto nella prima prova di maturità 2024 che ha come topic il tema della solerzia nel raggiungere i risultati prefissati, come riporta “Il Fatto Quotidiano”:

Considerando in retrospettiva il mio lungo percorso, quello di coetanei e colleghi e delle giovani reclute è la capacità di eseguire e portare di poter affermare che nella ricerca scientifica, né il grado di intelligenza né la capacità di eseguire e portare a termine con esattezza il compito intrapreso, siano i fattori essenziali per la riuscita e la soddisfazione personale.

Nell’una e nell’altra contano maggiormente la totale dedizione e il chiudere gli occhi davanti alle difficoltà, in tal modo possiamo affrontare problemi che altri, più critici e più acuti, non affronterebbero.

L’importanza degli errori nella nostra vita per Rita Levi Montalcini nella prima prova di maturità

La carriera di Rita Levi Montalcini è stata costellata di successi: la sua scoperta del fattore di accrescimento della fibra nervosa NGF le è valso il Premio Nobel per la Medicina nel 1986. È stata la prima donna a essere ammessa alla Pontificia accademia delle scienze. Inoltre, nel 2001 è stata nominata senatrice a vita dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi per il suo inesauribile contributo “nel campo scientifico e sociale”.

Rita Levi Montalcini, però, in Elogio dell’imperfezione sottolinea come i suoi brillanti traguardi siano stati raggiunti solamente grazie agli errori commessi nel corso degli anni. E ammetterli, analizzarli, capirli e interiorizzarli è indice di crescita e di maturità. Infatti, è proprio l’imperfezione il motore della nostra vita, condizione stessa della vita umana:


Senza seguire un piano prestabilito, […] ho tentato [..] di conciliare due aspirazioni inconciliabili, secondo il grande poeta Yeats: “Perfection of the life, or of the work” […]

Ho realizzato quella che si può definire “imperfection of the life and of the work”.

Il fatto che l’attività svolta in modo così imperfetto sia stata e sia tuttora per me fonte inesauribile di gioia, mi fa ritenere che l’imperfezione nell’eseguire il compito che ci siamo prefissi o ci è stato assegnato, sia più consona alla natura umana cosi imperfetta che non la perfezione.

Elogio dell’imperfezione è un inno allo sbaglio, a quell’errore che ci fa capire aspetti di noi di cui non eravamo ancora a conoscenza. Attraverso il processo scientifico e una strada fatta di salite e discese, Rita Levi Montalcini dona ai maturandi del 2024 un ottimo spunto, non solo per la traccia da eseguire, ma un vero e proprio monito per il loro futuro.

Leggi anche: Maturità, tutte le tracce della prima prova: da Pirandello a Levi Montalcini

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