Maturità 2024, manca poco alla prima prova e moltissimi studenti avrebbero dovuto conoscere già ieri i nomi dei commissari esterni che saranno pubblicati sulla piattaforma del Ministero dell’Istruzione, SIDI.
Il sito, però, si trova in manutenzione dallo scorso 31 maggio e il Ministero non ha ancora rilasciato nessuna comunicazione ufficiale. La data della pubblicazione online dei nomi dei commissari esterni slitta, quindi, a oggi 4 giugno. Le commissioni della maturità 2024 saranno miste, e si attendono a breve ulteriori novità dal Ministero: gli studenti dovranno attendere ancora qualche ora.
Come è composta la commissione d’esame?
Come accennato poco sopra la commissione d’esame è mista. Ecco come è ripartita più nel dettaglio:
- 3 commissari interni, ossia tre professori che hanno accompagnato, solitamente, nell’ultimo triennio gli studenti di una classe
- 3 commissari esterni, insegnanti di altre scuole, scelti dal MIUR. Di norma gli alunni scoprono chi sono i commissari esterni alla fine di maggio, ma, al momento, non è ancora possibile consultare la piattaforma del Ministero
- 1 presidente di commissione, comune a due classi, ma anch’esso esterno e il suo nome verrà comunicato agli studenti contemporaneamente a quello degli altri commissari
I docenti esterni avranno il compito di valutare le prove sia scritta sia orale dei maturandi in modo imparziale, sotto la supervisione del presidente, che garantirà il normale svolgimento dell’Esame di Stato.
Quando comincia la maturità 2024?
Ma quando inizia la maturità 2024? Ecco il calendario delle prove d’esame, come riporta il sito del Ministero dell’Istruzione: “La prima prova accerta sia la padronanza della lingua italiana (o della diversa lingua nella quale avviene l’insegnamento) sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. Si svolge mercoledì 19 giugno 2024 alle 8:30 con modalità identiche in tutti gli istituti e ha una durata massima di sei ore”.
La seconda prova, che si svolgerà martedì 20 giugno, “riguarda una o più delle discipline che caratterizzano il corso di studi. Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verte su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline. Per gli istituti professionali del vigente ordinamento (Decreto Legislativo 61/2017) la seconda prova non è centrata sulle discipline ma sulle competenze in uscita e sui nuclei tematici fondamentali di indirizzo”.
Inoltre, è prevista una terza prova solo per le scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta e della Provincia autonoma di Bolzano, con lingua d’insegnamento slovena e con insegnamento bilingue sloveno/italiano del Friuli per “le sezioni ESABAC, ESABAC techno, sezioni con opzione internazionale”. Infine, il colloquio orale inizierà una volta terminati gli scritti, e prevede una domanda sull’educazione civica.
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