Il cuore del neonato cardiopatico torna a battere, ancora più forte. Adam è il nome di fantasia per il piccolo londinese di 6 mesi che ha una cardiopatia fin dalla nascita ed era stata considerata inoperabile anche per la sua età, troppo rischiosa per poter agire. Ma i suoi genitori si sono allora rivolti al Gaslini di Genova, dove il neonato è stato affidato alle mani del cardiochirurgo Guido Michielon. Adesso Adam e la sua famiglia sono tornati nella loro Londra, dopo l’intervento andato a buon fine.
Neonato cardiopatico salvato dai medici: aveva bisogno di un cuore nuovo
Adam era stato già sottoposto ad alcuni interventi, appena nato, e le cure palliative sembravano essere un validissimo aiuto per i medici londinesi, dal momento che era già in lista d’attesa per un trapianto di cuore a meno di 6 mesi di vita. Ma le probabilità che lo avesse superato sarebbero state veramente poche, data l’entità e la difficoltà dell’intervento in un bimbo così piccolo.
Ma Adam è stato poi operato da Guido Michielon, uno specialista riconosciuto a livello internazionale, che ha eseguito nella sua carriera più di 3200 interventi a cuore aperto, specialmente nei pazienti con patologie congenite. La cardiopatia congenita complessa di Adam, o meglio, la chiama sindrome del cuore sinistro ipoplasico con insufficienza valvolare, non gli avrebbe permesso di sopravvivere, ma Michielon e la sua équipe non hanno esitato. Come ha spiegato a “Il Secolo XIX”:
Sono stati eseguiti due interventi combinati in un’unica procedura ad alta complessità che ho appreso durante il training negli Usa con il professor Norwood, il luminare che l’ha ideata e realizzata per la prima volta.
Adam ora sta bene, e quando avrà due anni e mezzo sarà sottoposto ad un altro intervento.
Neonato cardiopatico salvato all’Istituto Giannina Gaslini di Genova, l’eccellenza italiana nel mondo
L’Istituto Giannina Gaslini di Genova è un ospedale pediatrico fondato nel 1931, che ogni anno esegue oltre un milione di interventi. Si tratta di un’eccellenza italiana conosciuta anche all’estero, un punto di riferimento sia nazionale sia internazionale, specialmente il reparto di Cardiochirurgia, guidato da Michielon insieme a due équipe multidisciplinari di anestesisti, cardiochirurghi, cardiologi, infermieri e personale tecnico altamente specializzato.
Ma non solo Adam. Come sottolinea la stessa pagina Facebook dell’Istituto, il professor Michielon ha condotto un intervento che non era ancora mai stato eseguito in Italia:
È stato realizzato un importante intervento su un piccolo di 6 mesi proveniente dalla Gran Bretagna, già sottoposto ad intervento palliativo di breve prospettiva in epoca neonatale a Londra.
Affetto da cardiopatia congenita complessa e giudicato non operabile in Gran Bretagna era stato avviato a programma di trapianto di cuore.
“Per il piccolo ho eseguito due interventi combinati in un’unica procedura associata a plastica valvolare tricuspide, ad alta complessità, detto di comprehensive stage 2 Norwood primo e secondo stadio combinato”.
Il secondo intervento è stato invece eseguito su un giocatore di Rugby di 23 anni, chiamato Ross-PEARS, attuato per la prima volta in Italia.
Porta un miglioramento netto nella qualità e della prospettiva di vita del giovane paziente, che eviterà per sempre il ricorso a farmaci anticoagulanti.
Sia Adam sia il giovane rugbista potranno ora tornare a giocare, Adam con i suoi sonagli, il rugbista con la sua squadra, continuando a collezionare successi.
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