giovedì, 20 Febbraio 2025
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Aeroporto Malpensa intitolato a Silvio Berlusconi, perché il sindaco Sala vuole fare ricorso?

Il Comune di Milano farà ricorso per l'intitolazione dell'aeroporto di Malpensa a Berlusconi: tutti i dettagli.

Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.

Approvata la delibera relativa al ricorso contro l’intitolazione dell’Aeroporto Malpensa al Cavaliere Silvio Berlusconi dalla giunta del Comune di Milano. E dopo che altri Comuni saranno dello stesso avviso, tale ricorso sarà depositato al TAR.

La decisione viene confermata dal sindaco di Milano Beppe Sala che durante l’evento di apertura della Gran Week, come riporta “ANSA”, ha così dichiarato:

Ci siamo associati al ricorso come altri comuni e confermo che siamo associati al ricorso, per le tempistiche non so ancora niente.

Perché l’intitolazione dell’Aeroporto Malpensa a Berlusconi ha fatto tanto discutere?

A seguito della morte di Silvio Berlusconi, la regione Lombardia in accordo con il Ministero delle Infrastrutture ha proposto di intitolare all’ex presidente del Consiglio l’Aeroporto Malpensa. Il CdA di ENAC, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) lo scorso luglio aveva accolto tale proposta, decisione confermata poi dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.

Sarebbe, quindi, capeggiata al terminal la dicitura “Aeroporto internazionale Milano Malpensa Silvio Berlusconi”, ma il sindaco di Milano Beppe Sala si è subito opposto. Inoltre, giù durante l’estate aveva dichiarato di voler agire e di adire il Tribunale Amministrativo per impedire l’intitolazione. Come riporta il “Corriere della Sera”, Sala si era così espresso: “Se gli altri Comuni fanno ricorso, ci assoceremo”.

Ancora, Sala aveva contestato un’altra operazione: la SEA, società partecipata del Comune di Milano, che gestisce i tre aeroporti principali della Lombardia, non era stata nemmeno informata della decisione del Ministero delle Infrastrutture: “Ci sono solo stati dei messaggi Whatsapp, neanche una pec. Incredibile che a decidere l’intitolazione sia il presidente di ENAC”.

Proprio l’ENAC aveva assunto l’incarico di provvedere agli adempimenti necessari per l’intitolazione dell’Aeroporto Malpensa a Silvio Berlusconi.

La risposta della politica all’intitolazione di Milano Malpensa a Berlusconi

Quando è stata approvata l’intitolazione dell’aeroporto milanese a Malpensa la politica si è divisa. La destra si è dimostrata orgogliosa di tale iniziativa tramite le parole del viceministro ai Trasporti Galeazzo Bignami, “Si tratta del giusto riconoscimento nei confronti di uno dei protagonisti della storia della nostra Nazione”.

In una nota la Lega contesta la decisione del sindaco di Milano Sala di fare ricorso per l’intitolazione:

Milano è ormai tra le città più insicure d’Italia, da anni non trova una soluzione per il nuovo stadio e ha addirittura perso la finale di Champions 2027 rimediando una figuraccia internazionale, ha deciso di tassare e penalizzare i cittadini che non possono permettersi un mezzo di trasporto.

Eppure, la priorità di Giuseppe Sala e della sua Giunta è cancellare l’intitolazione a un grande milanese come Silvio Berlusconi dell’aeroporto di Malpensa.

Viva la Milano che non ha tempo da perdere.

Il PD, invece, già durante l’estate era convinto di voler ricorrere al TAR, contestando la decisione in quanto, la legge, di norma, richiede che si intercorso un periodo di 10 anni dalla morte della persona per far sì che si possa intitolare un luogo pubblico in suo onore. Anche il M5S si dichiara contrario, e per Azione tale scelta si è rivelata essere “un’operazione insensata”. A breve sapremo la prossima mossa di Sala che si mostra dello stesso avviso di PD, M5S e Azione.

Leggi anche: Aperto l’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi: “Garantirà migliaia di posti di lavoro”

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Alfredo Polito
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Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.

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