mercoledì, 12 Febbraio 2025
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Tutte le novità del Decreto Covid: dal pass alla riapertura di bar, stadi, cinema, palestre e negozi

Ieri il Cdm ha approvato il nuovo decreto Covid: tutte le disposizioni su pass, ristoranti, bar, visite, palestre, piscine, spettacoli, cinema e negozi.

Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri il nuovo Decreto Covid, quello delle riaperture, che ha sancito le regole a cui il nostro Paese sarà sottoposto dal 26 aprile al 31 luglio. Una delle novità principali è stata la conferma del coprifuoco delle 22. In realtà, questo limite orario non ha una vera e propria data di scadenza: c’è la possibilità che le misure concordate ieri vengano messe in discussione già a fine maggio in base all’andamento dei contagi e della campagna vaccinale.

L’altra novità principale riguarda le scuole, che saranno tutte completamente in presenza in zona gialla e arancione (o un minimo del 70%), mentre in fascia rossa verrà portata avanti la modalità mista, tra Dad e lezioni dal vivo. Queste ultime dovranno coinvolgere almeno il 50% degli studenti, al massimo il 75%.

Ha sorpreso la decisione della Lega di non votare il nuovo decreto Covid: pur facendo parte della maggioranza, il Carroccio si è astenuto, in nome di decisioni governative considerate troppo “punitive” nei confronti di ristoratori e di proprietari di attività come piscine e palestre. Probabilmente, la proroga del coprifuoco delle 22, che aveva portato già a scontri nei giorni scorsi, è stata fatale ed ha aperto un’insanabile crepa all’interno della maggioranza.

Nuovo decreto Covid: in zona gialla aprono bar e ristoranti, sì alle visite ad amici e parenti

Una delle disposizioni principali del nuovo decreto in vigore dal 26 aprile riguarda l’istituzione della “zona gialla rinforzata”: nelle Regioni che hanno i numeri adatti (Rt e incidenza dei casi) saranno consentite attività all’aperto anche la sera. Perciò, qui potranno riaprire i bar e i ristoranti a pranzo e a cena, ma non al chiuso. Al tavolo potranno sedersi solo 4 persone, distanziate di almeno un metro. Dal primo giugno, in zona gialla, i ristoranti potranno aprire anche al chiuso dalle 5 alle 18.

In zona arancione e rossa bar e ristoranti restano chiusi: non si esclude che una Regione possa passare nel giro di una settimana dalla zona gialla a quella arancione o rossa, vedendosi privata di questo primo assaggio di libertà. Consentito l’asporto fino alle 18 dai bar e fino alle 22 dai ristoranti, mentre la consegna a domicilio è sempre consentita.

Dal 26 aprile al 15 giugno per chi si trova in fascia gialla sarà possibile andare a trovare amici e parenti nella Regione una volta al giorno, per un massimo di quattro persone. Consentite le visite anche in zona arancione o rossa, ma senza uscire dal proprio comune di residenza. È sempre consentito andare nelle seconde case, ma solo per il nucleo famigliare (la casa deve essere disabitata, non acquistata dopo il 14 gennaio 2021).

Nuovo decreto Covid: le disposizioni su spostamenti e rientri dall’estero

Dal 26 aprile gli spostamenti saranno liberi nelle Regioni in fascia gialla. Per muoversi tra Regioni rosse o arancioni per motivi di salute, lavoro o necessità, basterà l’autocertificazione. Se invece ci si sposta tra Regioni non-gialle per turismo, sarà necessario il pass, la cosiddetta “certificazione verde” che per i vaccinati vale sei mesi ed è rilasciata dalla struttura sanitaria. Ha la stessa durata anche per chi è guarito dal Covid: in questo caso il pass sarà rilasciato dalla struttura dove è avvenuto il ricovero o dai medici di medicina generale o pediatri.

Per chi ha fatto il tampone antigenico o molecolare, che vale 48 ore, il pass è rilasciato dalle strutture pubbliche o private autorizzate e dalle farmacie.

Chi arriva dall’estero sarà sottoposto ad una quarantena di 5 giorni se proviene da un Paese dell’Ue, di 14 giorni se arriva da un Paese extra-Ue.

Leggi anche: Tutti i virologi contro le riaperture di Draghi: “Siamo governati da incompetenti”

Nuovo decreto Covid: in zona gialla riaprono teatri, cinema musei e negozi

Nuovo decreto Covid: in zona gialla riaprono teatri, cinema musei e negozi

In zona gialla riapriranno dal 26 aprile teatri, sale da concerto, cinema e altri locali anche all’aperto. Si potrà stare soltanto seduti e i posti dovranno essere prenotati. Obbligatoria la distanza di un metro per gli spettatori: la capienza non potrà essere superiore al 50% di quella massima autorizzata. In particolare, il numero di spettatori all’aperto non potrà superare i 1000, al chiuso i 500. Dal 26 aprile nella fascia meno restrittiva riaprono anche musei, mostre e parchi archeologici, ma nel fine settimana ci si dovrà prenotare.

In zona gialla e arancione i negozi sono tutti aperti, compresi parrucchieri, barbieri e centri estetici. Come noto, in fascia rossa il via libera è solo per alimentari, farmacie, edicole, tabaccai e negozi di articoli “necessari”. Dal 15 maggio in zona gialla saranno sempre aperti i mercati e centri commerciali, mentre questi ultimi, in fascia arancione, aprono solo dal lunedì al venerdì. Dal 15 giugno, sempre e solo in zona gialla, è consentito lo svolgimento di fiere. Dal primo luglio, nella fascia meno restrittiva, sarà possibile invece organizzare convegni e congressi, andare alle terme e in parchi tematici e di divertimento. Rimangono chiuse le sale giochi.

Nuovo decreto Covid: in zona gialla sì a sport di squadra all’aperto, il primo giugno riaprono le palestre

Nuovo decreto Covid: in zona gialla sì a sport di squadra all'aperto, il primo giugno riaprono le palestre

Dal 26 aprile in zona gialla è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva, anche sport di squadra o di contatto. Vietato però l’uso di spogliatoi. Dal primo giugno aprono in fascia gialla anche gli stadi, ma la capienza consentita non potrà essere superiore al 25% di quella massima autorizzata, con un tetto massimo di 1000 spettatori all’aperto e 500 al chiuso.

Dal 15 maggio riaprono in zona gialla piscine e stabilimenti balneari, mentre il via libera per le palestre al chiuso è fissato al primo giugno. Nella fascia rossa o arancione si potrà fare sport all’aperto nel proprio Comune.

Una riapertura “in sicurezza”

L’aveva detto Draghi: riapertura non significa che non ci saranno delle regole. Il Premier nella conferenza stampa del 16 aprile aveva raccomandato di continuare ad osservare scrupolosamente le norme anti-contagio, anche nel momento in cui si fosse riaperto: in quell’occasione aveva richiamato l’attenzione dei membri delle forze dell’ordine, invitandoli ad essere meticolosi nei controlli. E sarà così.

Il nuovo decreto ha confermato il divieto di assembramenti: non si potrà sostare all’esterno dei locali e la consumazione potrà avvenire solo al tavolo. Sindaci e prefetti potranno controllare le strade e le piazze dei centri urbani: dove c’è pericolo di assembramenti potrà essere disposta, per tutto il giorno o per alcune fasce orarie, la chiusura al pubblico, eccetto che per gli accessi in tali zone dovuti al rientro a casa o all’ingresso in negozi legittimamente aperti.

Leggi anche: Debito pubblico italiano al 160%: quali gli scenari per il Paese superata la crisi pandemica?

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Asia Buconi
Asia Buconi
Classe 1998, romana. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali, ama l’attualità e la letteratura, ma la sua passione più grande è la sociologia, soprattutto se applicata a tematiche attuali. Nel tempo libero divora film e serie tv.

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