sabato, 18 Gennaio 2025
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Vaticano dice sì al battesimo per persone transgender: “Possono essere madrine, padrini e testimoni”

Il Vaticano risponde in un documento ad alcuni quesiti sulla partecipazione di persone transessuali e coppie omogenitoriali ai sacramenti. Cosa ha dichiarato?

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

In un documento ufficiale, il Vaticano ha reso noto che le persone transgender e i figli delle coppie LGBT possono ricevere il battesimo. E coppie gay e trans possono essere testimoni di nozze e fare da padrino e madrina nei battesimi.

A dirlo è Papa Francesco che ha controfirmato una dichiarazione del prefetto Dicastero per la Dottrina della Fede, il cardinale Victor Manuel Fernandez. Il Pontefice risponde ad alcuni quesiti posti da Monsignor José Negri, vescovo di Santo Amaro in Brasile a luglio 2023 in merito a domande sulla partecipazione ai sacramenti, in particolare del battesimo e del matrimonio, da parte di persone transessuali e persone omoaffettive.

Con questo documento c’è anche un’altra questione importante che è stata chiarita: potranno essere battezzati i figli di coppie omogenitoriali adottati o concepito tramite fecondazione assistita.

Il Vaticano: “Una persona trans può ricevere il battesimo”

Da quanto emerge nel documento firmato anche dal Pontefice, le persone che si sottopongono ad alcuni trattamenti specifici e conseguente intervento per portare a termine la transizione potranno essere battezzate. Inoltre, nel caso in cui bambini e adolescenti stiano iniziando questo percorso, ma non è ancora possibile ricorrere all’assunzione di ormoni e operazioni chirurgiche, potranno ricevere il sacramento se sono preparati:

Un transessuale – che si fosse anche sottoposto a trattamento ormonale e ad intervento chirurgico di riattribuzione di sesso – può ricevere il battesimo, alle medesime condizioni degli altri fedeli, se non vi sono situazioni in cui c’è il rischio di generare pubblico scandalo o disorientamento nei fedeli.

Nel caso di bambini o adolescenti con problematiche di natura transessuale, se ben preparati e disposti, questi possono ricevere il Battesimo.

Le persone trans possono essere madrine o padrini nei battesimi e testimoni di matrimoni

Il Vaticano lo dice chiaramente: le persone transessuali possono essere scelte come madrine o padrini nella celebrazione del battesimo e anche come testimoni di nozze durante i matrimoni:

A determinate condizioni, si può ammettere al compito di padrino o madrina un transessuale adulto che si fosse anche sottoposto a trattamento ormonale e a intervento chirurgico di riattribuzione di sesso.

Non costituendo però tale compito un diritto, la prudenza pastorale esige che esso non venga consentito qualora si verificasse pericolo di scandalo, di indebite legittimazioni o di un disorientamento in ambito educativo della comunità ecclesiale.

Il Vaticano conferma: “Una persona omoaffettiva che convive può essere padrino o madrina”

Nel documento del Dicastero della Fede del Vaticano vengono affrontate anche altre questioni come quella dei genitori gay e delle coppie che hanno avuto figli attraverso la gestazione tramite altri. Alla domanda secondo cui due persone omoaffettive possono figurare come genitori di un bambino, che deve essere battezzato, e che fu adottato o ottenuto con altri metodi come l’utero in affitto, Il Vaticano risponde: “Perché il bambino venga battezzato ci deve essere la fondata speranza che sarà educato nella religione cattolica”.

Inoltre anche “una persona omoaffettiva e che convive può essere padrino di un battezzato”, purché “conduca una vita che sia conforme alla fede” e che rispetti e si faccia carico dell’impegno che sta assumendo. Ma, continua il Vaticano:

Diverso è il caso in cui la convivenza di due persone omoaffettive consiste, non in una semplice coabitazione, bensì in una stabile e dichiarata relazione more uxorio, ben conosciuta dalla comunità.

In ogni caso, la debita prudenza pastorale esige che ogni situazione sia saggiamente ponderata, per salvaguardare il sacramento del battesimo e soprattutto la sua ricezione, che è bene prezioso da tutelare, poiché necessaria per la salvezza.

Una persona omoaffettiva e che convive può essere testimone di un matrimonio

Vi è un’ultima domanda a cui sia Papa Francesco sia il cardinale Victor Manuel Fernandez hanno dato una risposta, nella formulazione: Una persona omoaffettiva può essere testimone di un matrimonio? Ecco cosa hanno sottoscritto: “Non c’è nulla nella vigente legislazione canonica universale che proibisca ad una persona omoaffettiva e che convive di essere testimone di un matrimonio”.

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Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

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