Silvio Berlusconi ricoverato al San Raffaele a Milano: l’ex Premier e leader di Forza Italia, stando a quanto riferisce l’Ansa, è in terapia intensiva cardiochirurgica per problemi cardio vascolari. Al momento, la situazione del presidente del Monza, 86 anni, sarebbe stabile, nonostante l’arrivo in ospedale in evidente affanno respiratorio.
Berlusconi era stato dimesso dallo stesso ospedale appena qualche giorno fa, il 30 marzo. Era stato ricoverato da lunedì a giovedì scorso per quelli che erano stati definiti “controlli medici”.
Silvio Berlusconi ricoverato: il messaggio dopo il ricovero della scorsa settimana
Silvio Berlusconi ricoverato: al rientro dal ricovero in ospedale della scorsa settimana, il Cav aveva pubblicato sui social un messaggio per ringraziare dei numerosi messaggi di sostegno ricevuti. Aveva scritto:
Ringrazio tutti coloro che in questi giorni hanno voluto dedicarmi un pensiero di vicinanza e affetto. Sono già tornato al lavoro sui temi principali di questi giorni, pronto e determinato a impegnarmi, come sempre ho fatto, per il Paese che amo.
Oggi, tra i primi a lanciare un messaggio di sostegno all’ex Premier è stato il leader di Italia Viva Matteo Renzi che, direttamente dalla conferenza stampa a Roma fissata per annunciare il suo ruolo di direttore del quotidiano Il Riformista, ha detto: “Un grande in bocca al lupo a Silvio Berlusconi, che è stato di nuovo ricoverato al San Raffaele”.
Silvio Berlusconi ricoverato: il continuo andirivieni del Cav dall’ospedale
Silvio Berlusconi ricoverato: continuano per il Cav i problemi di salute che lo hanno costretto nell’ultimo periodo a un continuo andirivieni dall’ospedale. Anche nel gennaio 2022, il leader di FI era stato ricoverato al San Raffaele per gli strascichi di un’infezione alle vie urinarie.
Nel settembre 2020, invece, era finito in ospedale dopo aver preso il Covid e aver sviluppato una polmonite. Al San Raffaele era stato operato anche nel giugno 2016 per la sostituzione della valvola aortica con un intervento a cuore aperto. E ancora nel 2019, per un intervento dovuto a un’occlusione intestinale.
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