Un bimbo deve essere operato al cuore e subire un delicato intervento però la famiglia si rifiuta di accettare le trasfusioni da parte dei donatori vaccinati.
L’episodio si è verificato nell’ospedale Sant’Orsola di Bologna, che si è opposto, in accordo col centro trasfusionale, chiamando all’osservanza dei protocolli di legge mentre la famiglia si è rivolta ai legali. Sarà il giudice tutelare, a cui è stato affidato il caso, a prendere una decisione al riguardo, probabilmente nella giornata di oggi 7 febbraio. A riportare la notizia è stata La Gazzetta di Modena.
Bimbo deve essere operato: le strane ideologie dei genitori no vax
Bimbo deve essere operato al cuore ma i genitori, originari di Modena, hanno deciso di bloccare l’intervento chirurgico che avrebbe dovuto essere effettuato sul figlio perché i donatori erano vaccinati contro il Covid-19 e di conseguenza il loro sangue non era considerato idoneo.
La vicenda è iniziata a fine del mese di gennaio, quando i genitori del bimbo hanno comunicato ai medici del Sant’Orsola di non voler accettare il sangue di nessun donatore che fosse vaccinato. Questi avrebbero cercato di reperire tramite chat eventuali volontari non immunizzati che fossero stati pronti a donare sangue al loro bimbo.
A tale ipotesi l’ospedale si è opposto con forza, tenendo conto dei rigidi protocolli di sicurezza. Le motivazione date dai genitori sarebbero di natura religiosa, da come riporta Il Resto Del carlino, e basate su affermazioni che non avrebbero nessuna motivazione scientifica. La tesi fa riferimento al fatto che i vaccini sarebbero ottenuti tramite embrioni umani.
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