Bonus 200 euro non pagato: come comportarsi? L’incentivo una tantum introdotto dal Governo con il decreto Aiuti spetta ai lavoratori dipendenti, ai pensionati e ai disoccupati con redditi fino a 35mila euro, ma pure a coloro che, nel mese di giugno 2022, percepiscono l’indennità di disoccupazione o la Naspi e ai percettori del RdC.
Non solo: nella platea dei beneficiari ci sono pure i lavoratori autonomi, le colf (che in un primo momento erano state escluse), tutto il mondo dei lavoratori domestici e i lavoratori cosiddetti stagionali. Anche loro, ovviamente, dovranno dimostrare di aver avuto nel 2021 un reddito inferiore ai 35mila euro.
Bonus 200 euro non pagato? Cosa devono fare i dipendenti
Ma cosa devono fare i lavoratori dipendenti in caso di bonus 200 euro non pagato? Va anzitutto chiarito che tale categoria riceverà l’incentivo in busta paga entro la fine di luglio. Il legislatore, infatti, ha deciso che solo per i lavoratori dipendenti il bonus sarà elargito dal datore di lavoro, che poi ne recupererà l’intero importo in sede di liquidazione delle imposte.
Tuttavia, molti dipendenti oggi si domandano come comportarsi nell’eventualità che il datore di lavoro non anticipi il bonus. Quel che è certo è che in nessun caso l’incentivo sarà erogato direttamente dall’Inps, neppure se il datore di lavoro non paga. Ma ci sono alcuni modi per far valere la riscossione del bonus.
Bonus 200 euro non pagato: come comportarsi
In caso di bonus 200 euro non pagato entro la fine di luglio, il lavoratore può far valere il proprio diritto di fronte al datore di lavoro, assicurandosi prima che non ci siano stati malintesi con l’azienda. Basterà spiegargli che, per legge, spetta a lui l’anticipo dei 200 euro, che gli verranno poi prontamente restituiti dall’Inps, che li scalerà dalle tasse.
Se il datore di lavoro, nonostante la spiegazione, continuasse comunque ad opporsi e rifiutarsi, allora bisognerà ricorrere agli stessi rimedi utilizzati in caso di stipendio non pagato. Il primo passaggio, quindi, è quello di rivolgersi ai sindacati o all’ispettorato territoriale del lavoro.
Altrimenti, rimane sempre la possibilità di fare causa al datore di lavoro, ma in questo caso, prima di procedere, occorre valutare bene i pro e i contro di tale operazione.
Bonus 200 euro non pagato ai pensionati: la domanda di ricostituzione
Bonus 200 euro non pagato ai pensionati: come comportarsi? Nel caso in cui l’incentivo non venga erogato ai pensionati, è possibile per loro rivolgersi all’Inps presentando una domanda di ricostituzione.
Il pensionato, dopo l’autenticazione, potrà entrare nella propria area personale Inps ed accedere all’apposita sezione chiamata “verifiche bonus decreto aiuti 2022”. Qui potrà visualizzare l’esito della valutazione dell’Inps e le spiegazioni dell’eventuale mancato pagamento.
A seconda del motivo riportato, il pensionato potrà fare domanda di ricostituzione, fornendo all’Inps la documentazione necessaria a sbloccare la pratica.
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