Come noto, il bonus 200 euro è una nuova misura anti-inflazione fatta passare dal Governo col Decreto aiuti. Lo scopo è aiutare le famiglie ad affrontare la perdita di potere d’acquisto causata dall’inflazione, che ha ormai toccato il 6,2%.
Non sono mancate le critiche, specie quelle di chi ha accusato Mario Draghi di non aver affrontato con tale misura il problema dell’inflazione, ma di averlo semplicemente “rimandato” a data da destinarsi.
In ogni caso, il bonus di 200 euro verrà erogato una tantum a una platea di 28 milioni di persone: lavoratori dipendenti, pensionati e disoccupati con redditi fino a 35mila euro, ma anche percettori del reddito di cittadinanza, stagionali e lavoratori autonomi.
Bonus 200 euro: a chi spetta dopo le modifiche del Governo
La nuova bozza del Decreto aiuti giunta sul tavolo del Cdm il 5 maggio ha di fatto ampliato la platea dei beneficiari del bonus 200 euro. L’incentivo non spetterà soltanto ai lavoratori dipendenti, ai pensionati e ai disoccupati con redditi fino a 35mila euro, ma pure a coloro che, nel mese di giugno 2022, hanno percepito l’indennità di disoccupazione o la Naspi e ai percettori del RdC.
Rientreranno nella platea dei beneficiari anche i lavoratori autonomi, per i quali però va ancora definita sostanza, forma e modalità di erogazione del bonus.
Non solo: con le modifiche di ieri, l’incentivo verrà erogato alle colf (che in un primo momento erano state escluse), a tutto il mondo dei lavoratori domestici e ai lavoratori cosiddetti stagionali. Anche loro, ovviamente, dovranno dimostrare di aver avuto nel 2021 un reddito inferiore ai 35mila euro.
Bonus 200 euro: come verrà erogato
Per quanto riguarda le modalità di erogazione del bonus 200 euro, l’incentivo arriverà in automatico a luglio con lo stipendio ai lavoratori dipendenti e con l’assegno pensionistico ai pensionati. Questo significa che non sarà necessario fare alcuna domanda.
Per autonomi e professionisti sarà invece un decreto ministeriale successivo (emanato entro 30 giorni dalla pubblicazione del Decreto aiuti in Gazzetta Ufficiale) a definire le modalità di erogazione del bonus, che dovrebbe avvenire a luglio. Quel che è certo è che pure per autonomi e partite Iva resta valido il tetto di 35mila euro.
Anche per disoccupati, percettori di RdC, lavoratori stagionali e collaboratori domestici non è stata chiarita la modalità di erogazione del bonus: forse si dovrà fare richiesta, ma i tempi e i modi restano da accertare.
Bonus finanziato dagli extra-profitti energia
Come spiegato dal ministro dell’Economia Daniele Franco, il bonus 200 euro costerà circa 6 miliardi e verrà finanziato non con nuovo deficit ma con l’aumento della tassa sugli extra-profitti delle imprese energetiche, ottenuti in un periodo straordinario, cioè tra il post-lockdown e la guerra in Ucraina.
Con il termine “extra-profitti”, infatti, ci si riferisce ai guadagni straordinari di un’azienda in un certo periodo: proprio ciò che è accaduto a quelle energetiche, che in un momento storico di rialzo dei prezzi hanno guadagnato moltissimo denaro. Basti pensare che Eni è passata dai 270 milioni di utile netto nel 1°trimestre 2021 a 3,2 miliardi nel 1°trimestre 2022.
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