Scandalo al British Council di Roma. Il direttore in Italia, Paul Sellers, ha lasciato l’incarico. Il motivo?
È stato accusato di essersi lasciato andare durante a una festa a casa sua e di aver palpeggiato una collega dell’ambasciata.
British Council, chi è Paul Sellers
Paul Sellers era alla guida del British Council da ben 22 anni. Prima di ottenere il prestigioso incarico nella sede di Roma, nel 2014, aveva avuto incarichi di alto livello in India e negli Emirati Arabi Uniti.
I compiti di Sellers alla guida del British Council erano svariati, tra cui organizzare corsi ed esami di lingua inglese, convegni, eventi artistici e culturali per far conoscere il Regno Unito in Italia.
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British Council, le accuse mosse al direttore Sellers
Le accuse di molestie sessuali a Paul Sellers arrivano da una email di Ken O’Flaherty, vice capo missione dell’ambasciata, inviata al funzionario a cui era stato affidato il compito di chiarire cosa fosse accaduto.
L’episodio risale al dicembre 2018, durante una festa a casa di Paul Sellers e sua moglie Isadora.
Nella mail, come riportato da Dailymail, c’è la versione della donna: ha raccontato di essere stata aggredita mentre era intenta a lasciare il party a casa Sellers, intorno alle 16:30:
Quando ha salutato Paul, lui si è avvicinato e l’ha baciata sulle labbra. Le ha messo le mani sul petto e l’ha palpeggiata in modo abbastanza deliberato.
Lei è rimasta scioccata e si è sentita violata.
Paul Sellers lascia l’incarico: “Ha avuto un comportamento anomalo negli ultimi mesi”
La mail continua raccontando che Sellers era ubriaco e che, in questi eventi, beve regolarmente. Inoltre, la mail racconta lo strano atteggiamento del direttore del British Council nell’ultimo periodo:
Paul Sellers ha mostrato un atteggiamento erratico e un comportamento emotivo anomalo nei suoi rapporti con lo staff dell’ambasciata negli ultimi mesi.
Il che ha indotto l’ambasciatore a chiedersi se ci potesse essere un qualche problema di altro genere.
Paul Sellers ha lasciato il prestigioso incarico di direttore ma ha denunciato per diffamazione il capo del Foreign Office, Dominic Raab, e il British Council.
A Londra, un giudice dell’Alta Corte non ha rilevato alcuna diffamazione. O’Flaherty ha soltanto riportato la denuncia di una terza persona e l’email non lascia pensare, come accusa Sellers, che ci siano motivi per accusarlo di molestie sessuali.
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