Caso Barbara Capovani: l’ex paziente è il principale indiziato, ma non parla

Mentre le indagini sull'omicidio di Barbara Capovani procedono, il principale sospettato, l'ex paziente Seung, non parla durante l'interrogatorio. Ecco cosa dicono gli avvocati.

Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.

Barbara Capovani, 55 anni, psichiatra presso l’ospedale Santa Chiara di Pisa, si era laureata in Medicina 30 anni fa, rimanendo nel tempo un punto di riferimento costante per i suoi studenti. Il principale sospettato sembra essere Gianluca Paul Seung, che era stato paziente della psichiatra per un paio di mesi durante il 2019. Nel frattempo, il sindaco di Pisa ha intanto proclamato il lutto cittadino per il giorno dei funerali, che si svolgeranno il 30 aprile.

Seung, il trentacinquenne arrestato poiché indagato come probabile omicida della psichiatra Barbara Capovani, è rimasto in silenzio durante l’interrogatorio di garanzia e, secondo i legali dell’accusato, il ragazzo è apparso “molto scosso”.

Seung: da paziente ad aggressore?


Fu nel 2019 che la Capovani firmò le dimissioni dal reparto di Gianluca Paul Seung, l’uomo ora accusato di averla aggredita causandone la morte, comunicando al medico curante la diagnosi di un disturbo narcisistico, antisociale, paranoico di personalità.

Il ricovero di Seung durò dal 27 novembre al 4 dicembre 2019 a Psichiatria su disposizione del giudice, dopo un arresto, “per la valutazione psicopatologica e le eventuali cure”. In seguito il giovane fu trasferito alla misura degli arresti domiciliari. La stessa dottoressa Capovani, il 4 dicembre 2019, aveva riportato che dalle numerose visite al paziente durante il ricovero erano “emersi numerosi sintomi appartenenti allo spettro” di quei disturbi.


Il referto chiariva che questi sintomi, tuttavia, non erano ritenuti responsivi al trattamento farmacologico poiché strutturati nell’assetto di personalità, e chiariva che erano presenti disturbi della forma del pensiero, fenomeni dispercettivi, o oscillazioni dell’umore. Per la dottoressa Capovani:

il paziente appare totalmente consapevole delle proprie azioni e del loro disvalore sociale.

Caso Barbara Capovani: perché Seung rimane in silenzio?

barbara Capovani

Gianluca Paul Seung, il principale indiziato per quanto concerne l’assassinio, si è avvalso della facoltà di non parlare durante l’interrogatorio di garanzia tenutosi oggi. Questi gli ultimi sviluppi legati al pestaggio della vittima, deceduta nei giorni scorsi a seguito della violenta aggressione subìta mentre stava tornando a casa nel tardo pomeriggio.

La donna è stata aggredita non appena uscita dall’ospedale ed arrivata alla rastrelliera dove aveva parcheggiato la propria bicicletta. L’aggressore le si sarebbe avvicinato silenziosamente, per poi balzarle addosso e scaraventarla a terra.

Dopo averla immobilizzata, l’aggressore l’avrebbe selvaggiamente colpita sulla testa, secondo una testimone, utilizzando anche un oggetto contundente. La vittima è stata poi ritrovata a terra, priva di sensi e in una pozza di sangue.

Le indagini tuttavia portano al giovane Seung, principale sospettato, il quale è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio premeditato. Il presunto aggressore, ora sottoposto anche a cura farmacologica, si trova detenuto nel centro clinico del carcere Don Bosco della città toscana dalla scorsa domenica. Proprio questa mattina il giovane non ha risposto alle domande che gli sono state rivolte dal pubblico ministero e dal giudice per le indagini preliminari. Gli avvocati difensori Andrea Pieri e Gabriele Parrini hanno dichiarato di aver trovato il loro assistito “molto scosso” per quanto avvenuto. Nonostante questo, l’indagine continua: della presunta arma del delitto ancora nessuna traccia.

Caso Barbara Capovani: “Cammineremo in silenzio”

Oltre alle indagini, si sta anche cercando di capire cosa possa essere scattato nella mente dell’indiziato. E mentre la cittadinanza chiede giustizia, Barbara sarà ricordata anche il prossimo 3 maggio durante la fiaccolata promossa nel capoluogo pisano dall’intersindacale della Dirigenza dell’Area Sanità Toscana (insieme alla Federazione Nazionale e Regionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri, la Federazione nazionale e regionale dei medici di medicina generale). Dalla nota del sindacato:

Cammineremo in silenzio, tenendo accesa quella fiaccola simbolo della speranza.

questo è il momento del lutto, non di altre riflessioni che sicuramente saranno necessarie sull’escalation delle aggressioni e della violenza verso gli operatori sanitari e nella nostra società.

di Beatrice D’Uffizi

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Alfredo Polito
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Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.