Le parole di Raffaele D’Alessandro a seguito della condanna: ecco cosa ha detto. Dopo cinque ore di camera di consiglio, ieri è arrivata l’attesissima sentenza della Cassazione sul caso di Stefano Cucchi, che ha dato finalmente la certezza giudiziaria che i Carabinieri Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, accusati del pestaggio e della morte del geometra romano, sono colpevoli di omicidio preterintenzionale.
I due Carabinieri sono stati condannati a 12 anni di carcere (uno in meno rispetto alla sentenza d’Appello). Ma l’Odissea giudiziaria sul caso non finisce qui, dato che la Cassazione ha pure disposto un nuovo processo di appello per i due carabinieri accusati di falso, Roberto Mandolini, che era stato condannato a 4 anni, e Francesco Tedesco, condannato a 2 anni e mezzo. Il processo in questione, comunque, rimane un’ipotesi, dato che già a maggio scatterà la prescrizione.
Ilaria Cucchi, la sorella della vittima, ha cercato senza tregua giustizia per il fratello assieme al legale Fabio Anselmo: di processo in processo ha portato avanti la sua causa, riuscendo a mobilitare un Paese intero. Al termine della sentenza di ieri, Ilaria Cucchi ha detto: “Possiamo dire che è stato ucciso di botte, che giustizia è stata fatta nei confronti di loro che ce l’hanno portato via”.
I due Carabinieri in cella tra 5 giorni
Ieri sera, a notte fonda, entrambi i Carabinieri si sono costituiti e si sono recati insieme nella Caserma Ezio Andolfato di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), sede del Carcere militare giudiziario. I loro colleghi hanno poi provveduto al trasferimento presso la struttura penitenziaria casertana.
Allo stesso modo di tutti i detenuti che arrivano in carcere, anche Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro resteranno in isolamento sanitario 5 giorni, come prevedono le norme anti-Covid. Poi verranno trasferiti in cella.
Le parole di Raffaele D’Alessandro: “Non sono l’assassino di Stefano”. La replica di Ilaria Cucchi
Prima di costituirsi, Raffaele D’Alessandro ha continuato a sostenere la sua innocenza. “Sono amareggiato perché non sono l’assassino di Stefano Cucchi”, ha detto. La sua legale, Maria Lampitella, ha riferito che il suo assistito le avrebbe detto che “rispetta la decisione dei giudici”, pur affermando di continuare ad essere “un Carabiniere nell’animo”.
Ilaria Cucchi ha così commentato le parole di D’Alessandro: “Molto probabilmente D‘Alessandro deve riflettere ancora per comprendere cosa ha fatto se ancora afferma di non sentirsi colpevole. Ricordo ancora quando disse alla moglie come quella notte si era divertito assieme al collega Alessio Di Bernardo a pestare ‘quel tossico di m***a’”.
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