mercoledì, 5 Febbraio 2025
spot_img

Cecilia Sala, intervengono gli Stati Uniti: “Rilascio immediato”

Cresce la pressione internazionale per il rilascio di Cecilia Sala, la giornalista italiana, arrestata a Teheran mentre documentava le proteste in Iran. Secondo gli Usa si tratta di un "arresto ingiustificato".

Melissa Matiddi
Melissa Matiddi
Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.

Cecilia Sala, giornalista italiana nota per i suoi reportage nelle zone di conflitto e per il podcast “Stories” di Chora Media, si trova al centro di una delicata vicenda internazionale.

Arrestata nei giorni scorsi a Teheran durante la sua attività di documentazione sulle proteste civili e la repressione in Iran, il suo caso ha sollevato grande preoccupazione globale.

Gli Stati Uniti, unendosi agli appelli già avanzati dall’Italia, hanno chiesto il rilascio immediato della giornalista, sottolineando l’importanza della libertà di stampa e dei diritti umani in contesti di crisi come quello iraniano.

Chi è Cecilia Sala, la giornalista arrestata in Iran

Cecilia Sala è una giornalista e autrice italiana nota per la sua capacità di raccontare con lucidità e profondità i grandi temi internazionali e di affrontare scenari complessi come conflitti, crisi politiche e sociali.

Classe 1995, si è distinta per il suo approccio dinamico e diretto al giornalismo, utilizzando linguaggi contemporanei per raggiungere un pubblico sempre più vasto. Con il suo lavoro, è riuscita a rendere comprensibili eventi spesso lontani, portandoli al centro dell’attenzione e contribuendo a una maggiore consapevolezza su ciò che accade nel mondo.

Oltre a collaborare con testate autorevoli come Il Foglio, Cecilia Sala è la voce e l’autrice di “Stories”, un podcast di grande successo prodotto da Chora Media, in cui esplora storie di attualità globale con un taglio narrativo coinvolgente e accessibile.

La stessa Chora Media nei giorni scorsi ha pubblicato un comunicato stampa in difesa della giornalista romana: “Cecilia Sala è stata arrestata a Teheran giovedì 19 dicembre ed è in carcere, in una cella di isolamento, da una settimana. È stata portata nella prigione di Evin, quella dove vengono tenuti i dissidenti, e il motivo del suo incomprensibile arresto non è ancora stato formalizzato. Rendiamo pubblica questa terribile notizia solo ora perché le autorità italiane e i genitori di Cecilia ci avevano chiesto di stare in silenzio, un silenzio che si sperava avrebbe potuto portare a una rapida liberazione, che purtroppo non c’è ancora stata”.

Nella nota si legge anche:

Solo dopo otto giorni, venerdì 27 dicembre, Cecilia ha potuto ricevere la vista in carcere dell’ambasciatrice italiana a Teheran.

Cecilia Sala è una giornalista professionista che lavora per Chora News e per Il Foglio, e si trovava in Iran per fare il suo lavoro con lo scrupolo, la cura, la passione e la professionalità che tutti le riconoscono.

La sua voce libera è stata silenziata e l’Italia e l’Europa non possono tollerare questo arresto arbitrario.

Cecilia Sala deve essere liberata subito. #FreeCecilia.

Perché Cecilia Sala si trova in Iran?

Cecilia Sala, giornalista italiana di 29 anni, si trova a Teheran per documentare le proteste civili e la repressione statale in Iran.

Entrata nel paese il 12 dicembre 2024 con un visto regolare da giornalista, Sala ha realizzato reportage per il quotidiano Il Foglio e il podcast “Stories” di Chora Media.

Proprio il 16 dicembre, qualche giorno prima dell’arresto, aveva pubblicato un podcast dal titolo “Una conversazione sul patriarcato a Teheran” in cui faceva il punto sulla nuova legge dell’hijab.

Il 19 dicembre, è stata prelevata dal suo albergo e condotta nella prigione di Evin, luogo di detenzione per oppositori e detenuti politici. Il carcere, situato in Iran a nord della capitale Teheran, è infatti uno dei simboli più noti della repressione politica nel Paese.

Leggi anche: Giulia Salemi alle donne iraniane: “Continuate a rifiutarvi di tacere, siamo con voi”

Cecilia Sala, gli Usa richiedono il rilascio immediato

Gli Stati Uniti sono intervenuti nel complesso caso di Cecilia Sala, la giornalista di guerra arrestata ingiustamente e portata nel carcere di Teheran, ne hanno richiesto il rilascio immediato.

Un portavoce del Dipartimento di Stato americano ha dichiarato a Repubblica: “Non c’è giustificazione e dovrebbero essere rilasciati immediatamente tutti i detenuti senza giusta causa”.

Ha poi aggiunto:

Sfortunatamente il regime iraniano continua a detenere ingiustamente i cittadini di molti Paesi, spesso per utilizzarli come leva politica.

Non c’è giustificazione e dovrebbero essere rilasciati immediatamente.

I giornalisti svolgono un lavoro fondamentale per informare il pubblico, spesso in condizioni pericolose e devono essere protetti.

Gli Stati Uniti sono “in frequente contatto con gli alleati e i partner i cui cittadini sono ingiustamente detenuti“, ha sottolineato il portavoce.

Per il funzionario ci sarebbe un collegamento diretto tra la vicenda della giornalista italiana e l’operazione che ha condotto al fermo di un ingegnere iraniano a Malpensa.

Da Washington hanno precisato che: “L’arresto della Sala arriva dopo che un cittadino iraniano è stato incarcerato in Italia tre giorni prima per contrabbando di componenti di droni. Rimaniamo impegnati a utilizzare tutti gli strumenti disponibili per contrastare l’intera gamma delle azioni destabilizzanti dell’Iran”.

L’arresto di Sala potrebbe essere connesso a Mohammad Abedini, cittadino iraniano-svizzero arrestato dalla Digos a Malpensa su mandato dell’autorità giudiziaria degli Stati Uniti.

Leggi anche: Ahou Daryaei sfida il regime e cammina in intimo nella sua università a Teheran: “Icona di libertà”

Il messaggio di Alessia Piperno arrestata nella prigione di Evin nel 2022

Tra i tanti messaggi di solidarietà per la giornalista Cecilia Sala, è arrivato anche quello di Alessia Piperno, la scrittrice e travel-blogger arrestata in Iran nel 2022 e rilasciata dopo ben 45 giorni di detenzione nel carcere di Evin.

L’influencer ha dichiarato all’Ansa:

A Cecilia Sala idealmente dico di tenere duro come ho fatto io per 45 giorni: nel carcere di Evin a noi stranieri fisicamente non torcono un capello, ma mentalmente ti provano molto.

So cosa vuol dire il terrore di stare in una cella da soli.

Abbraccio i suoi genitori, immagino il loro dolore che è come quello che hanno provato i miei.

Leggi anche: Alessia Piperno sui 45 giorni di carcere in Iran: “Eravamo in 6 in cella, ma non mi hanno maltrattata”

spot_img
Melissa Matiddi
Melissa Matiddi
Esperta in comunicazione e digital marketing, studia lo yoga e le discipline orientali. Ama creare, leggere e viaggiare. Silenziosa ma rumorosa, è sempre pronta a varcare nuovi orizzonti.

Correlati

Tasse, aliquote e detrazioni: chi pagherà di meno nel 2025?

Con l'inizio del 2025 si sono iniziate a vedere le prime novità apportate dalla...

Bonus spese scolastiche 2025, come richiederlo e cosa cambia quest’anno

Confermato anche per il 2025 il bonus spese scolastiche, un contributo che aiuta i...

Zelensky: “Sono pronto a negoziare con Putin per la pace”

Volodymyr Zelensky, a tre anni dall'invasione russa, non rinuncerebbe a negoziati diretti con Vladimir...
spot_img