Carlo Nordio, 74enne, è il magistrato che Fratelli d’Italia ha proposto per il Quirinale. Si è occupato di Brigate Rosse, Tangentopoli, Mose e più volte è stato consulente di commissioni parlamentari, come quella recente nell’inchiesta sulla morte di Davide Rossi, capo della comunicazione Monte dei Paschi di Siena, precipitato dalla finestra del suo ufficio il 6 marzo 2013.
All’interno della magistratura ha assunto posizioni forti scagliandosi anche sulla politica, la quale, a suo dire, farebbe sentire il suo peso nell’associazione nazionale magistrati e nel consiglio superiore delle toghe.
Giorgia Meloni lo ha definito come un candidato “su cui ci pare difficile che si possano muovere obiezioni”. La leader di Fratelli d’Italia ha poi dichiarato:
Molte personalità che provengono dall’area del centrodestra, avrebbero il curriculum e lo standing per ricoprire il ruolo di presidente. Nomi come quello di Marcello Pera, Letizia Moratti, Elisabetta Alberti Casellati, Giulio Tremonti, Franco Frattini sono tutti autorevoli.
Io ho chiesto di allargare la rosa anche alle personalità che non hanno un trascorso politico e per questo abbiamo aggiunto il nome di Carlo Nordio.
Carlo Nordio, un curriculum come magistrato d’eccezione
Carlo Nordio è la persona scelta da Fratelli d’Italia come candidato Presidente della Repubblica. Nordio, magistrato in pensione dal 2017, inizia il suo percorso nel 1977: è giudice istruttore a Venezia, pubblico ministero e procuratore aggiunto della Procura di Venezia. Negli anni Ottanta ha condotto indagini sulle Brigate Rosse venete e sui sequestri di persona.
L’indagine che gli conferisce celebrità è quella di Mani Pulite, mettendo sotto inchiesta il sistema politico e amministrativo veneto, insieme alle coop rosse. Dopo 20 anni, da procuratore aggiunto, coordina le indagini sul Mose che portano a 35 arresti, tra cui nomi importanti come Giancarlo Galan, governatore del Veneto per 15 anni.
Nordio è stato anche presidente della Commissione per la riforma del Codice Penale e consulente per diverse Commissioni parlamentari. Ha collaborato con riviste scientifiche e quotidiani, tra cui Il Gazzettino Veneto e Il Messaggero, scrivendo libri sulla giustizia e anche un romanzo. Una settimana fa parlando a Libero su una sua possibile candidatura al Quirinale, aveva detto:
Questa mi riesce proprio nuova.
Credo che la carica di capo dello Stato debba essere affidata a un politico e la mia cultura politica è esclusivamente teorica, non ho mai fatto parte neanche di un consiglio comunale.
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