Mykola Bychok è il più giovane cardinale. Dopo i funerali di Papa Francesco si svolgerà in Vaticano il Conclave, che porterà all’elezione del nuovo Pontefice. Inizierà tra il quindicesimo e ventesimo giorno dalla morte del Papa, come da tradizione, che corrisponde al periodo compreso tra il 6 e il 10 maggio.
Da quel momento i fedeli attenderanno la fumata bianca, che indicherà l’accordo, raggiunto da almeno due terzi dei cardinali, su un nome, il quale sarà eletto come futuro Papa. Tra questi il più giovane è Mykola Bychok, l’ucraino millennial che usa i social. Vediamo di conoscere meglio il cardinale che ha attirato così tanta attenzione su di sé.
Chi è Mykola Bychok, il cardinale più giovane del Conclave

Quest’anno saranno 135 i cardinali, provenienti da tutto il mondo, a partecipare al Conclave. Mykola Bychok ha 45 anni e a lui spetta il titolo di cardinale più giovane del Conclave. Proveniente da un pellegrinaggio in Medio Oriente farà tappa a Roma per i funerali e per il Conclave. Mentre il cardinale più anziano, tra gli aventi diritto al voto, è il 79enne spagnolo Carlos Oroso Sierra.
Nato nel 1980 a Ternopil, nell’Ucraina occidentale, Mykola Bychok attualmente è vescovo di Melbourne e guida della comunità greco-cattolica ucraina in Australia, Oceania e Nuova Zelanda. È stato eletto cardinale il 7 dicembre 2024, nell’ultimo Concistoro prima della sua morte.
Entrato in monastero a soli 17 anni, dopo aver terminato gli studi superiori, Bychok è diventato sacerdote nel 2005, svolgendo il suo ministero Ucraina, Russia, Polonia e Stati Uniti prima di trasferirsi a Melbourne nel 2020 ed essere nominato vescovo.
L’impegno del cardinal Mykola Bychok nei confronti della sua “Ucraina”
Il cardinale Mykola Bychok ha dovuto affrontare diverse sfide legate al mantenimento dell’identità culturale in una congregazione (quella del Santissimo Redentore di cui fa parte) o alle esigenze dei giovani, che potrebbero non parlare ucraino in modo fluente, lontani dal paese d’origine.
Il cardinale, oltre all’ucraino, parla diverse lingue, utili per adempiere i propri doveri liturgici e per l’impegno comunitario nella diaspora ucraina. Bychok si sente pronto a seguire l’esempio dei suoi predecessori, come il patriarca Josyf Slipyj, liberato dopo aver trascorso 18 anni in un gulag sovietico, e trasferitosi a Roma si è impegnando per diventare la voce della Chiesa ucraina nel mondo.
Chiare le posizioni di Mikola Bychok sulla guerra che ancora imperversa nel suo Paese. Il cardinale si è espresso a favore di una pace immediata, denunciando l’orrore della guerra, soprattutto a favore dei bambini innocenti, come riportato da Fanpage:
Si tratta di un vero e proprio genocidio del nostro popolo perché la Russia è in stato di guerra, con l’esercito, con i soldati, e sta uccidendo il nostro popolo.
Fiero di Papa Francesco e dei suoi sforzi a favore della pace, come lui stesso ha riportato sui social dopo la morte del pontefice: “È stato un Papa di pace. Sono grato per i suoi appelli alla giustizia e per i suoi sforzi visibili e invisibili a favore dei prigionieri e dei sofferenti”.
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