Addio a Giovanni Paoli, figlio del celebre cantautore Gino. Il giornalista si è spento all’età di 60 anni a causa di un infarto, presso l’unità cronica dell’ospedale Niguarda di Milano. Lascia una compagna e una figlia, Olivia.
Il decesso è avvenuto lo scorso venerdì 7 marzo, ma la notizia è stata diffusa solo ieri. A informare della morte di Giovanni Paoli è stata la famiglia, attraverso un comunicato all’Ansa. Vediamo meglio chi era il giornalista.
Vita e carriera di Giovanni Paoli

Giovanni Paoli è nato a Genova il 13 luglio 1964, figlio del cantautore Gino e della prima moglie, Anna Fabbri. Per l’artista italiano quello è stato un anno particolare, in quanto stava intrattenendo contemporaneamente una relazione con l’attrice Stefania Sandrelli, incinta della figlia Amanda. Nel 1964, dunque, Gino Paoli divenne padre due volte, dando vita a uno scandalo per il tempo.
Giovanni ha dedicato la propria vita alla carriera da giornalista, lavorando per alcune riviste Mondadori, come Diva e donna, ma anche Sorrisi e canzoni e Chi. Inoltre, ha ricoperto il ruolo di direttore responsabile presso la testata Dillingernews e di caporedattore di Lei Style e Novella 2000. Nella sua vita, però, Giovanni Paoli ha provato a seguire anche le orme del padre, suonando nella band che accompagnava Gino durante i concerti.
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Il rapporto con la famiglia
Giovanni Paoli era figlio di Gino, insieme ad Amanda, nata il suo stesso anno, e a Nicolò, del 1980, Tommaso, del 1992, e Francesco, del 2000. Gli ultimi tre sono nati dal matrimonio tra il cantautore e Paola Penzo. Gino Paoli ha parlato del figlio Giovanni nel libro Cosa farò da grande. I miei primi 90 anni, in merito al rapporto con Amanda Sandrelli:
Giovanni e Amanda, i miei primi due figli, hanno fatto un bel pezzo di vita insieme.
Dall’infanzia fino all’adolescenza.
E, come è giusto che sia, hanno fatto tutti gli errori che bambini e adolescenti commettono.
Perché bisogna sbagliare per sapere che la strada era sbagliata.
Devo ammettere di essere felice dei miei quattro figli.
Statisticamente, su quattro uno dovrebbe essere un mezzo delinquente.
Invece non è così: sono quattro brave persone: merito delle loro madri, non certo mio.
Giovanni forse è il più accondiscendente dei quattro, il più accomodante.
E ormai è un uomo di quasi sessant’anni, fa il giornalista.
È in un certo senso altro da me, non posso più considerarlo il bambino che mi trotterellava dietro tanto tempo fa.
Per quanto riguarda la vita familiare, Giovanni Paoli, in occasione dei 90 anni del padre, aveva raccontato alcuni aspetti inediti del privato del cantautore, ricordando su Dillingernews, sito diretto dallo stesso giornalista, l’amore per i gatti e alcuni momenti speciali come la nascita della sorella Amanda. Proprio quest’ultima, in un’intervista al Corriere della Sera, ha raccontato il primo incontro con Giovanni, avvenuto nel 1972, per poi lasciarsi andare a delle dichiarazioni più private:
Eravamo diversi, ma molto compatibili ed entrambi avevamo bisogno di un fratello o di una sorella.
Sapere che lui c’era era una sicurezza, sapeva dire sempre una cosa bella al momento giusto.
Era la persona più buona e generosa che abbia mai conosciuto.
Aveva grandi talenti e capacità dal punto di vista musicale e della scrittura, ma era schivo, troppo buono, disinteressato alla competizione e per questo ha avuto meno di quanto avrebbe meritato.
Sono cresciuta con Giovanni dagli 8 ai 13 anni, eravamo sempre appiccicati, dormivamo in due letti a castello, stavamo insieme da mattina a sera.
Quando sei così legato a qualcuno negli anni della crescita, ne conosci a fondo il cuore.
Lui conosceva il mio, io il suo.
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