Il sistema dei colori delle regioni resta. Anche se diversamente. Sui vaccini si guarderà al modello inglese e sulle regole di contenimento delle nuove varianti di Coronavirus, le mosse italiane saranno in sintonia con quelle dell’Europa.
Ne è prova la telefonata tra Mario Draghi e Angela Merkel, per confrontarsi sugli ultimi sviluppi in campo sanitario e nella regione del Mediterraneo in preparazione del Consiglio europeo in videoconferenza di giovedì e venerdì.
La strategia sulla pandemia: i colori delle Regioni e il Cts
I colori delle regioni restano, ma alcuni cambiamenti nella strategia sulla pandemia di Mario Draghi ci saranno eccome. I cambiamenti principali riguardano il ridimensionamento del Comitato tecnico scientifico che si doterà di un portavoce per fornire i dati aggiornati al Governo.
Per quanto riguarda i vaccini si guarda al modello inglese dove oltre 18 milioni di persone hanno ricevuto almeno con la prima dose. Il modello inglese consentirebbe di vaccinare 13 milioni di persone entro fine giugno e venti milioni di vaccinati entro la fine di settembre.
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La strategia di Draghi, i colori delle regioni restano
I colori delle regioni giallo-arancione-rossa rimarranno immutate in base all’andamento epidemiologico.
ll ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, pensa a “perimetrazioni subregionali e subprovinciali“, così da far scattare misure rigorose in porzioni di territorio più piccole rispetto ad un’intera Regione, come sta già accadendo in alcune zone di Umbria e Lazio.
Sono state attuate già due modifiche dall’Esecutivo di Mario Draghi: la prima è il divieto di spostamento tra regioni, anche gialle, prorogato al 27 marzo, la seconda è il divieto, in zona rossa, di andare a trovare parenti e amici in abitazioni private, come concesso precedentemente.
Nel secondo Consiglio dei ministri, il ministro della Salute Roberto Speranza ha condiviso l’allarme per il tasso di positività salito al 5,6% e per la variante inglese, che corre il 39% più veloce delle altre e può diventare prevalente.
La strategia di Draghi: linea comune con l’Europa
La strategia italiana contro la pandemia sarà in sintonia con quelle dei principali Paesi europei.
Mario Draghi ha contattato la cancelleria tedesca Angela Merkel per confrontarsi sugli ultimi sviluppi in campo sanitario. Palazzo Chigi definisce il colloquio un primo contatto preliminare per favorire un esercizio condiviso della gestione della pandemia.
Per contenere gli effetti della pandemia sull’economia, si intende accelerare sui ristori e sul piano del Recovery Fund.
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