giovedì, 20 Febbraio 2025
spot_img

Disturbi alimentari, perché il Governo deve reintrodurre i fondi esclusi dalla Legge di Bilancio

Dopo le polemiche sull'azzeramento dei fondi per i disturbi alimentari, il deputato dem Lai afferma: "Domani presenteremo un nuovo emendamento, non possiamo lasciare soli i pazienti e le loro famiglie".

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

Si sono susseguite polemiche sulla decisione del Governo di eliminare i 25 milioni Fondo nazionale per il contrasto ai disturbi dell’alimentazione nella legge di bilancio del 2024. Il ddl presentato da Fdi approvato in Senato lo scorso anno mirava a riconoscere i disturbi alimentari come ‘malattie sociali’, dal momento che colpiscono circa 3 milioni di persone all’anno, introducendo pene molto severe per il reato di istigazione.

La questione dei disturbi alimentari sta diventando ora sempre più urgente e molti pazienti e le loro famiglie non si sentono, al momento, più tutelati. Ma il dem Lai sta già lavorando poter ripristinare il fondo. Quale sarà la decisione finale del Governo?

Lotta contro i DCA, la proposta di Fdi

Ecco quali sono i 5 punti del ddl di Fdi per combattere i disturbi alimentari, in seguito a cui sono stati stanziati 25 milioni di euro.

Articolo 1, quali sono i disturbi alimentari?

L’articolo 1 spiega che rientrano nei disturbi alimentari “l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa, il disturbo da alimentazione incontrollata e il disturbo evitante/restrittivo come malattie sociali”.

Articolo 2, quali sono le pene per chi commette reato?

L’articolo 2 introduce le pene per chi è accusato “del reato di istigazione a pratiche idonee a provocare un disturbo del comportamento alimentare con la previsione di una reclusione fino a 2 anni”, oltre a una sanzione di 20.000 euro fino a 60.000. Se il reato viene commesso nei confronti di un minore “ovvero di una persona minore degli anni quattordici o di una persona priva delle capacità di intendere e volere”, vi è una pena più severa, ovvero quella “della reclusione fino a 4 anni e la sanzione amministrativa da euro 40.000 a 150.000 euro”.

Articolo 3, la giornata mondiale dei disturbi alimentari

L’articolo 3 prevede l’istituzione della Giornata nazionale contro i disturbi del comportamento alimentare, ovvero il 15 marzo.

Articolo 4, un piano di interventi dello Stato

L’articolo 4 stabilisce “un piano di interventi ad opera dello Stato, attraverso il Servizio sanitario nazionale, nonché delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, allo scopo di prevenire e curare i disturbi alimentari”.

Articolo 5, il Governo deve fornire i dati sui disturbi alimentari

L’articolo 5 stabilisce cheil Ministro della salute presenta alle Camere una relazione annuale sullo stato delle conoscenze e delle nuove acquisizioni scientifiche relative alle malattie sociali“.

La proposta del dem Lai

Dopo le polemiche Silvio Lai, deputato dem e componente della Commissione di Bilancio di Montecitorio, ha ribadito l’importanza del ddl, soprattutto dell’articolo 4 che ribadisce la necessità dell’intervento dello Stato. Inoltre, si batterà per ripristinare il fondo cancellato dalla legge di Bilancio, già nella giornata di domani: I 25 milioni di euro garantivano un fondamentale sostegno per i pazienti e le famiglie di chi soffre un disturbo della nutrizione e dell’alimentazione, non possono essere lasciati soli. Domani come gruppo PD alla Camera presenteremo un emendamento al Milleproroghe per rifinanziare il fondo di istituito dal governo Draghi e cancellato dal Governo Meloni”.

Cosa afferma la dottoressa Marinella Di Stani?

Non solo la politica, anche molte associazioni e i pazienti stessi sono preoccupati in seguito all’eliminazione dei fondi dalla legge di Bilancio. A tal proposito, Marinella Di Stani, responsabile del Pdta dell’Ausl della Romagna e coordinatrice del tavolo tecnico regionale del programma Dca della Regione Emilia Romagna, a “Il Sole 24 Ore” afferma quanto sia necessario il sostegno economico del Governo:

Sui disturbi del comportamento alimentare va introdotta la gratuità non solo delle cure psicologiche-psichiatriche, ma anche di quelle nutrizionali e cliniche necessarie per la guarigione del paziente.

Il 70% dei pazienti può arrivare a guarigione dal sintomo, ma questo non vuol dire che non abbia bisogno di un trattamento altrettanto puntuale.

Il Governo deve essere dalla nostra parte e finanziarci.

Leggi anche: Aumentano i casi di anoressia e bulimia: quanto ha influito il Covid?

spot_img
Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

Correlati

Poste italiane offre posti di lavoro, cosa sapere e come fare domanda

Poste italiane offre lavoro in diverse città italiane, sono ufficialmente aperte le candidature. L’azienda...

Ryanair, da maggio nuove regole su check-in e bagagli. Cosa sapere

Ryanair rappresenta probabilmente la compagnia low cost più famosa, utilizzata giornalmente da una moltitudine...

In arrivo il decreto Pubblica amministrazione, cosa prevede?

Oggi, 19 febbraio, il Consiglio dei Ministri si riunirà per confrontarsi circa l'approvazione del...
spot_img