venerdì, 17 Gennaio 2025
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Elezioni Europee 2024: quando, come si vota e chi vincerà in Italia?

Tutto quello che c’è da sapere sul voto per il Parlamento Europeo: come funziona la legge elettorale e come si votano i candidati.

Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

Elezioni Europee 2024. Sabato 8 e domenica 9 giugno tutti i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per eleggere 76 deputati del Parlamento Europeo, per un totale di 720 eurodeputati tra tutti i paesi membri, quindici in più rispetto al precedente mandato.

Saranno eletti i candidati con il maggior numero di preferenze, con una soglia di sbarramento per 14 dei 27 Paesi membri dell’Ue: in Italia chi prende meno del 4% non potrà eleggere nessun europarlamentare. C’è, quindi, il rischio per diverse formazioni politiche italiane di rimanere fuori dall’Europa per la prossima Legislatura. Per questo motivo alcuni Paesi hanno deciso di non adottare soglie di sbarramento alle Elezioni Europee, per promuovere una maggiore rappresentanza politica, garantendo anche ai partiti più piccoli dei seggi al Parlamento Europeo.

Elezioni Europee: quando e come si vota

elezioni europee_ 2014

Ogni cittadino maggiorenne potrà recarsi alle urne per le Elezioni Europee, che si apriranno sabato 8 giugno, dalle 15 alle 23, e domenica 9 giugno, dalle 7 alle 23, e nello specifico al proprio seggio di appartenenza munito di scheda elettorale e documento d’identità valido. Chi avesse smarrito la tessera elettorale o esaurito gli spazi deve rivolgersi all’ufficio elettorale del proprio Comune di residenza e richiederne una nuova.

Come stabilito dalla legge elettorale europea, tutti i Paesi membri devono adottare un sistema elettorale proporzionale, che garantisce una rappresentanza in linea con i voti ricevuti dalle diverse liste, senza premi di maggioranza. I seggi, quindi, verranno assegnati in proporzione ai voti ricevuti.

In Italia si utilizza il voto di preferenza che fornisce la possibilità agli elettori di indicare da una a tre preferenze, all’interno della stessa lista, con l’obbligo di votare candidati di sesso diverso se si esprime più di una preferenza. Ad esempio si potrà votare per due uomini o una donna, oppure per due donne e un uomo. In assenza di preferenze, il voto va solamente alla lista. Non è previsto il voto disgiunto.

Per chi è studente fuori sede, in vista delle Elezioni Europee di giugno è stata introdotta la possibilità di votare al di fuori del proprio comune di appartenenza. Questa possibilità però riguarda solo gli studenti e non è stata estesa a chi si trova fuori dalla propria regione per motivi di lavoro o salute. Per chi, invece, ha trasferito la propria residenza all’estero, in un altro Stato membro dell’Unione Europea, e risulta iscritto all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), può votare recandosi presso i seggi elettorali allestiti nelle sedi diplomatiche-consolari.

Leggi anche: Vannacci si candida alle Europee con la Lega? Ecco quale sarebbe il suo incarico e dove

Elezioni Europee: chi vincerà?

Con le Elezioni Europee dell’8 e 9 giugno si avrà una visione più chiara di quello che sarà il futuro dell’Europa. Possiamo parlare di una sorta di banco di prova, un termometro per valutare se il sostegno degli elettori è rimasto lo stesso, ha subito dei cali oppure delle crescite inaspettate. Tutto ciò potrà, di conseguenza, cambiare i rapporti di forza e gli equilibri di potere. Ad esempio le forze di destra moderate potrebbero acquisire un maggior peso politico e influenzare chi dovrà occuparsi di ripensare l’Europa, alla luce delle complessa situazione geopolitica.

Non è un caso che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni abbia chiesto agli italiani di scrivere il suo nome sulla scheda elettorale, personalizzando la contesa. In tal modo potrà verificare anche la risposta dell’opinione pubblica all’operato del Governo.

A determinare l’esito del voto sarà ancora una volta l’affluenza. Anche se questa risultasse bassa, a beneficiarne sarebbero quei partiti con una forte identità, in grado di mobilitare storicamente il proprio elettorato di riferimento.

Secondo l’ultimo sondaggio Ipsos, uscito prima del blocco che scatta a partire da 15 giorni prima delle Elezioni Europee, in testa troviamo Fratelli d’Italia che si ferma al 26,5%, con un calo di due punti rispetto ad aprile e vicino al risultato delle politiche del 2022. Sale il Partito Democratico che arriva al 22,5% distanziandosi dal Movimento 5 Stelle che scende fino al 15,4%.

A separare Forza Italia e Lega c’è solo uno scarto di all’incirca mezzo punto, rispettivamente il primo si attesta al 9,3% mentre il secondo all’8,6%. Sopra la soglia di sbarramento risultano esserci altri due partiti: Alleanza Verdi-Sinistra al 4,6% mentre Stati Uniti d’Europa è stimata al 4,1%. Azione è al 3,6%, leggermente sotto l’asticella e in calo dello 0,2% nell’ultimo mese.

Leggi anche: Ilaria Salis alle Europee: “Aiuterò chi vive un’ingiustizia come la mia, nessuno deve essere lasciato solo

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Michela Sacchetti
Michela Sacchetti
Intuitiva, con un occhio attento alla realtà e alla sua evoluzione, attraverso una lente di irrinunciabile positività. Vede sempre nella difficoltà un’occasione preziosa per migliorarsi da cogliere con entusiasmo.

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