Emergenza neve in Veneto. Il maltempo dei giorni scorsi ha duramente colpito la Regione che, a oggi, è a un passo dal dichiarare lo stato d’emergenza per via dell’abbondante neve.
“I problemi di viabilità si stanno avviando a soluzione” fa sapere l’assessore alla Protezione Civile Gianpaolo Bottacin, ma “rileviamo ancora una criticità legata al rischio valanghe che, su tutta la montagna veneta, rimane a livello 4 su un massimo di 5”.
Emergenza neve in Veneto, Bottacin: “Situazione sotto controllo”
Grazie al lavoro senza sosta di Protezione Civile, Vigili del fuoco ed esercito al momento in Veneto “la situazione è sotto controllo”, riferisce l’assessore Bottacin, che però non sminuisce:
In mattinata ho avuto una nuova videoconferenza con il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, cui interveniva anche il Ministro per i rapporti con Parlamento, Federico d’Incà.
Lo stesso ha assicurato la disponibilità del Governo a dichiarare lo Stato di Emergenza Nazionale, con i ristori per gli enti che stanno operando sul campo.
Dunque, non si esclude la possibilità di un peggioramento. Le previsioni meteo per le prossime ore sono buone e sembrerebbero improbabili nuove importanti nevicate. Rimane però alta l’attenzione per un eventuale successivo peggioramento.
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Emergenza neve in Veneto, famiglie isolate e strutture danneggiate
In questi giorni le autorità lavorano senza sosta per rimediare ai problemi causati dal maltempo nella regione Veneto. Numerosissimi gli interventi per liberare le strade e raggiungere le case rimaste isolate. Altrettanto numerosi quelli per mettere in sicurezza gli edifici danneggiati o compromessi.
Si sta lavorando principalmente per alleviare le difficoltà dei residenti, per sgravare il peso della neve dai tetti, liberare i comignoli ed evitare il blocco di caldaie. Riferisce Ansa, sono oltre 200 gli interventi già effettuati dai vigili del fuoco dall’inizio dell’emergenza neve, e altri sono in attesa di essere eseguiti.
“Le richieste di aiuto sono raccolte dai Vigili del Fuoco e gli interventi si susseguono tenendo conto di una priorità determinata dal rischio per la staticità degli edifici – fa sapere Gianpaolo Bottacin – tutte le nostre squadre dotate di specifica abilitazione per intervenire in tali situazioni sono all’opera”.
Sono diverse le aree ancora considerate critiche: il Comelico, l’Altopiano di Asiago, Cibiana di Cadore e Lamon.
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