Eredità Maurizio Costanzo: sono passati pochi giorni dalla morte del giornalista, che si è spento a 84 anni lo scorso 24 febbraio, ma già hanno cominciato a circolare voci sul suo presunto (ed immenso) patrimonio, che dovrà essere spartito tra la moglie Maria De Filippi e i tre figli Saverio, Camilla e Gabriele.
Nello specifico, era stata una dettagliata ricostruzione de Il Corriere della Sera a riportare che Costanzo nella sua lunghissima carriera avesse accumulato tra proprietà, diritti d’autore e altro, un patrimonio di circa 70 milioni di euro.
Eredità Maurizio Costanzo: “Valutazione immaginifica, De Filippi addolorata”
Le notizie riguardanti l’eredità Maurizio Costanzo, considerate inopportune, non vere e fuori luogo, avrebbero scosso profondamente la famiglia del giornalista, una su tutti Maria De Filippi. Oggi l’avvocato di famiglia, Pierluigi De Palma, ha fatto sapere attraverso una nota affidata a La Repubblica che “le notizie sono false e del tutto incoerenti con la realtà dei fatti”.
Il legale ha aggiunto che Maria De Filippi “è sopresa e addolorata perché in un simile momento vengano diffuse notizie non verificate e di macroscopica falsità”. La valutazione del patrimonio operata dal quotidiano, infatti, sarebbe “immaginifica”.
La presunta eredità Maurizio Costanzo da 70 milioni di euro
Eredità Maurizio Costanzo: stando a quanto aveva ricostruito Il Corriere della Sera, solo a Roma il giornalista possedeva assieme a Maria De Filippi due appartamenti da 150 mq, entrambi collocati nel quartiere Prati e di cui Costanzo aveva l’usufrutto. Negli ultimi anni, i due avevano acquistato una nuda proprietà intestata a De Filippi.
Costanzo aveva pure diversi possedimenti in Toscana: uno a Grosseto vicino alle terme di Saturnia, una villa con affaccio sull’Argentario ad Ansedonia e un’altra proprietà di 150 mq nella località di Poderi di Sotto con alcuni terreni nelle vicinanze. Il Corriere della Sera riportava che alcune di queste proprietà avrebbero dovuto essere divise tra Saverio e Camilla.
Ma, sempre secondo il quotidiano, il giornalista possedeva anche “beni intellettuali”, avendo scritto nella sua lunga carriera programmi televisivi, sceneggiature, libri e brani che sono rimasti impressi nell’immaginario collettivo, uno su tutti “Se telefonando”. Anche queste proprietà erano dunque state annoverate nel suo patrimonio, per un totale di circa 70 milioni di euro. Ma oggi è arrivata la smentita.
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