Quest’anno la festa della mamma si festeggia senza dubbio all’insegna di nuovi diritti e più indipendenza per le donne nell’obiettivo della genitorialità.
Il ministero della Salute, dopo 9 anni di attesa, ha diffuso le nuove linee guida che regolano l’accesso alla procreazione assistita (PMA) in Italia con l’obiettivo di “fornire chiare indicazioni agli operatori delle strutture autorizzate all’applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita affinché sia assicurato il pieno rispetto di quanto dettato dalla legge“. Le nuove linee guida pubblicate in Gazzetta Ufficiale ieri, 9 maggio, aggiornano quelle datate al 2015.
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Festa della mamma e nuovi diritti, si potrà impiantare l’embrione anche se non si sta più col partner
La festa della mamma oggi ha un significato più rivoluzionario e innovativo. Entriamo nel vivo delle linee guida e vediamo a chi è consentito l’accesso alla PMA e in quali modalità:
- alle coppie con problemi di infertilità/sterilità certificati dal medico specialista
- alle coppie fertili portatrici di malattie genetiche trasmissibili
- “nonché a coppie sierodiscordanti portatrici di patologie infettive, quali HIV, HBVC, HCV, nelle quali l’elevato rischio di infezione configura di fatto una causa ostativa alla procreazione“
- a coppie in cui uno o entrambi i partner abbiano fatto ricorso in passato alla crioconservazione dei gameti o del tessuto gonadico per la preservazione della fertilità.
- le coppie cui è stata confermata la possibilità di accedere ai trattamenti di fecondazione assistita devono dare il loro assenso in forma scritta
- possono poi revocare il consenso, anche uno solo dei partner, in qualsiasi momento sino alla fecondazione dell’ovulo
- dopo questo momento, sottolineano le linee guida, il consenso alla PMA non può più essere revocato e la donna può richiedere l’impianto dell’embrione anche se il rapporto di coppia si è nel frattempo interrotto o in caso di decesso del partner
- è consentito l’accesso alla fecondazione eterologa – cioè con gameti prestati da una persona terza alla coppia – nei casi in cui almeno uno dei partner sia affetto da una patologia causa irreversibile di sterilità/infertilità assolute e sia stata esclusa la possibilità di ricorrere ad altri metodi terapeutici
- decade il reato di selezione degli embrioni ove il fine sia quello di tutelare la salute della donna: è consentito quindi escludere dall’impianto in utero embrioni in cui sia stata accettata la presenza di malattie genetiche trasmissibili “rispondenti ai criteri di gravità”, enumerati nella legge 194 del 1978. Anche in questo caso, l’indicazione era già operativa dopo la sentenza della Corte 229 del 2015
Tra obiezioni, dibattiti e polemiche per le linee guida diramate dal Ministero della Salute questa festa della mamma ha sicuramente assunto per la prima volta in Italia una valenza culturale diversa.
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