La notizia era nell’aria da tempo, ma ora è ufficiale: Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi.
L’intesa entrerà in vigore domenica 19 gennaio 2025, dopo gli intensi negoziati avvenuti a Doha.
Secondo le prime indiscrezioni, nella fase iniziale dell’accordo saranno liberati 33 ostaggi israeliani e circa 1000 prigionieri palestinesi. Questa operazione, denominata Derech Eretz (in ebraico “il cammino della terra”), segna un passo storico verso una possibile distensione tra le parti.
L’annuncio ufficiale è stato dato dal Neopresidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha dichiarato con un breve ma incisivo messaggio: “C’è l’accordo”.
Cosa prevede il piano per la tregua a Gaza
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Il cessate il fuoco si articolerà in diverse fasi. Durante la prima, con una durata prevista di circa sei settimane, verranno liberati i primi ostaggi e i detenuti palestinesi.
Tra le condizioni poste da Israele, vi è la garanzia che i prigionieri rilasciati siano vivi al momento della consegna. La tregua entrerà in vigore domenica, giorno in cui inizieranno anche le prime liberazioni.
Israele ha accettato di rilasciare almeno 1000 prigionieri palestinesi, con la possibilità che il numero salga fino a 1600. Tuttavia, i detenuti accusati di aver ucciso cittadini israeliani non saranno rilasciati in Cisgiordania, bensì trasferiti nella Striscia di Gaza o in Paesi terzi, a seconda degli accordi internazionali.
Non sarà invece liberato Marwan Barghouti, il leader della prima Intifada condannato a vita. Il governo Netanyahu avrebbe anche respinto la richiesta di Hamas di riavere il corpo di Yahya Sinwar, il leader di Hamas ucciso lo scorso ottobre.
Subito dopo la firma dell’accordo, Khalil al-Hayya, capo negoziatore e leader politico di Hamas, ha affermato:
In nome di tutte le vittime, di ogni goccia di sangue e di ogni lacrima di dolore e oppressione,
promettiamo che non dimenticheremo né perdoneremo le sofferenze inflitte al nostro popolo.
Dal fronte statunitense, il Neopresidente Donald Trump ha sottolineato l’importanza storica di questa intesa, affermando sui social:
Abbiamo un accordo per il rilascio degli ostaggi in Medio Oriente.
Questo risultato epocale è il frutto della nostra vittoria storica a novembre,
che ha mostrato al mondo il nostro impegno per la pace e la sicurezza dei nostri alleati.
Anche Joe Biden, intervenuto in una conferenza stampa alla Casa Bianca, ha descritto l’intesa come “uno degli accordi più complessi della mia carriera“. Ha poi aggiunto:
Oggi, dopo molti mesi di intensa diplomazia da parte degli Stati Uniti, insieme a Egitto e Qatar,
Israele e Hamas hanno raggiunto un cessate il fuoco e un accordo sugli ostaggi.
Questo accordo fermerà i combattimenti a Gaza,
aumenterà l’assistenza umanitaria tanto necessaria ai civili palestinesi e riunirà gli ostaggi alle loro famiglie dopo oltre 15 mesi di prigionia.
A Gaza, la popolazione ha accolto la notizia con grande entusiasmo. Dopo l’annuncio ufficiale dagli Stati Uniti, migliaia di persone sono scese in strada per festeggiare, tra applausi, clacson e grida di gioia.
Per molti, questa tregua rappresenta un raggio di speranza verso la pace.
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