Temuto, rateizzato, rimandato ma comunque importante per il nostro Paese. Il Fisco, più croce che delizia per imprese e famiglie, con un peso troppo spesso gravoso che va ad intaccare i bilanci aziendali. Secondo un’analisi di CGIA, negli ultimi 20 anni le entrate tributarie sono aumentate di 166 miliardi di euro.
Fisco, le tasse superano il Pil
A chiedere di più agli italiani pare sia lo Stato: secondo la Cgia all’erario sono andati 145,7 miliardi, mentre agli enti locali e territoriali i restanti 20,3 miliardi. Una crescita percentuale negli ultimi 20 anni delle tasse di circa il 47,4%. La tasse superano il Pil di poco più di 3 punti percentuali. Ecco cosa si chiede il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia, Paolo Zabeo a fronte di queste informazioni:
Qualcuno può affermare con certezza che, grazie a 166 miliardi di tasse in più versati in questi ultimi 20 anni, la macchina pubblica è migliorata? La giustizia, la sicurezza, i trasporti, in particolar modo quelli a livello locale, le infrastrutture, la sanità e l’istruzione sono oggi più efficienti di allora?
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Fisco, le famiglie piegate dallo Stato
La domanda provocatoria di Zabeo trova risposta con la seguente fotografia economica del rapporto tra famiglie, imprese e Stato dove, secondo Cgia, le prime si sono ritrovate a pagare più tasse ricevendo dallo Stato sempre meno servizi. Paolo Zabeo afferma:
Questo maxi prelievo ha impoverito il Paese, provocando, assieme alle crisi maturate in questo ventennio, una crescita dell’Italia pari a zero che nessun altro paese del resto d’Europa ha registrato. Se il conto lo hanno pagato i contribuenti italiani, i vantaggi, invece, sono andati soprattutto all’erario e in minima parte a regioni ed enti locali.
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