Gabriele M., 17 anni, è morto martedì scorso nella Terapia intensiva dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dopo un mese e mezzo di ricovero. Il ragazzo, studente del liceo scientifico all’Istituto Einaudi di Dalmine, aveva accusato un malore il 14 dicembre durante l’ora di educazione fisica, mentre correva assieme ai compagni di classe, ed era stato così trasportato in ospedale in condizioni gravissime.
Adesso la Procura ha indagato, come atto dovuto, tutti i medici e gli infermieri che si sono occupati di Gabriele durante il mese e mezzo di ricovero, in modo da dar loro la possibilità di difendersi e di nominare periti: si tratta di un totale di 90 persone. Nel frattempo, sul corpo del ragazzo è stata disposta l’autopsia, che sarà eseguita giovedì 10 febbraio.
Gabriele muore a 17 anni: cosa era successo
Gabriele M. si era sentito male a scuola durante l’ora di ginnastica: si era accasciato a terra, privo di sensi, all’improvviso. A lungo si era tentato di rianimarlo: ci aveva provato prima la sua insegnante, poi erano intervenuti i medici del vicino presidio territoriale con il defibrillatore. Infine, la decisione di trasferirlo d’urgenza al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, fino al tragico epilogo dopo sei settimane in terapia intensiva.
I familiari continuano a sottolineare come Gabriele fosse un ragazzo in salute: si attendono quindi i risultati dell’autopsia per chiarire cosa abbia causato la morte del giovane, un ragazzo diligente e generoso, che suonava nella banda del paese e spesso dava una mano anche in oratorio.
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