Agam Berger è stata liberata. La soldatessa, ostaggio di Hamas, è stata condotta su un palco a Jabalia allestito appositamente per la sua liberazione da miliziani incappucciati e poi consegnata alla Croce Rossa.
L’esercito israeliano e lo Shin Bet hanno riferito che Agam Berger è stata scortata in Israele, dove sarà sottoposta a visita medica. La giovane soldatessa 20enne ha finalmente riabbracciato i genitori nella base di Reem dopo 482 giorni di prigionia.
Dal rapimento della soldatessa alla liberazione
Agam Berger è stata rapita dalla base militare di Nahal Oz, nella parte nordoccidentale del deserto del Negev, al confine con la Striscia di Gaza lo scorso 7 ottobre 2023, dove era giunta per prestare servizio come osservatrice.
Poi, però, è stata catturata assieme ad altre commilitoni, Daniella Gilboa, Karina Ariev, Liri Albag, Naama Levy, già liberate la scorsa settimana. Ora anche Agam Berger può cantare vittoria. L’ufficio di Benyamin Netanyahu ha commentato pubblicamente in una nota la notizia del ritorno a casa della soldatessa:
Il governo di Israele abbraccia Agam Berger, soldato dell’Esercito di difesa di Israele.
La sua famiglia è stata aggiornata dalle autorità competenti che è tra le nostre forze.
Il Governo, insieme a tutte le autorità di sicurezza, accompagnerà lei e la sua famiglia.
Il Governo di Israele, quindi, è impegnato a riportare a casa tutti i rapiti e i dispersi.
Quali sono gli ostaggi liberati e quelli in attesa di rilascio?
Non solo la soldatessa Agam Berger, questa mattina la Jihad islamica ha previsto il rilascio di altri due ostaggi, ossia i civili Arbel Yehoud, di 29 anni, e l’80enne Gadi Moses.
Come da accordi per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, saranno liberati anche altri cinque cittadini thailandesi rapiti il 7 ottobre 2023 e successivamente altri detenuti palestinesi dalle carceri israeliane.
Sono 3 i punti di incontro scelti dalla Jihad islamica per la liberazione degli ostaggi sia israeliani sia palestinesi:
- Jabalia, dove è stata liberata la soldatessa Agam Berger
- vicino la casa di Sinwar a Khan Yunis
- Beit Lahia, città palestinese della Striscia di Gaza
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