Gino Cecchettin commenta la chiusura delle indagini per il caso che riguarda sua figlia Giulia. Secondo la Procura di Venezia, Filippo Turetta, reo confesso dell’omicidio della sua ex fidanzata, aveva premeditato il suo gesto, inclusa la fuga in Germania, e a dirlo solo le indagini e le perizie dei RIS.
La Procura, inoltre, chiederà a breve il processo per il giovane 22enne, arrestato nel novembre 2023. Al termine delle indagini, come riporta il “Corriere della Sera”, sono state queste le parole del papà di Giulia, Gino Cecchettin, intervistato dall’emittente Antenna 3: “Vorrei restarne fuori il più possibile, tenermi un po’ a distanza. Indipendentemente da come evolverà il processo, che a me non darà particolari preoccupazioni, nulla mi potrà ridare mia figlia. La parte di processo mi interessa poco, pur facendo affidamento sulla giustizia”.
Ha aggiunto: “Tutto quello che ne verrà fuori, lo accetterò. Quello che decideranno di fare la magistratura, gli organi competenti andrà sicuramente bene. Gli avvocati che seguono il caso hanno la mia massima stima e fiducia”.
Gino Cecchettin, quindi, confida nella giustizia, anche se il suo obiettivo, al momento è un altro, e non ha implicazioni giuridiche: “Per me è giunto il momento di creare valore e andare avanti su altre cose. Ricordare Giulia è il mio solo e unico obiettivo, mantenere vivo il suo ricordo“.
Il commento dello zio di Giulia Cecchettin
Non solo il papà di Giulia Cecchettin, anche lo zio, Andrea Camerotto, ad Antenna 3 ha rivelato il suo punto di vista sulla risoluzione del caso: “Ci fa piacere che la Procura si sia espressa, riconoscendo le aggravanti”.
Camerotto crede nella giustizia, come tutta la sua famiglia: “Siamo consapevoli che questo è soltanto un primo passo, che la strada è ancora molto lunga e non siamo nemmeno all’inizio. Ma questo è già un primo segnale che giustizia può essere fatta e noi, nella giustizia, ci crediamo”.
Le parole dell’avvocato di Gino Cecchettin
L’avvocato di Gino Cecchettin, Stefano Tigani, si rivela molto entusiasta e soddisfatto per il risultato raggiunto sinora, come riporta “Il Gazzettino”, commentando così la chiusura delle indagini: “Vogliamo innanzitutto rivolgere un ringraziamento doveroso al lavoro degli investigatori e della Procura, che in tempi brevi sono riusciti a concludere un indagine molto complessa. Adesso, letto il capo d’imputazione per Turetta, facciamo copia degli atti e ci prepariamo al processo dove saremo parte civile, perché Giulia abbia finalmente giustizia“.
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