venerdì, 17 Gennaio 2025
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Perché i conti correnti di Giorgia Meloni, Giambruno e La Russa sono stati spiati?

Giorgia Meloni, la sorella Arianna, il ministro Crosetto, La Russa: la loro privacy è stata violata da un ex dipendente di Intesa-San Paolo.

Giorgia Meloni è stata vittima di un’azione di spionaggio riguardo i suoi conti correnti. A portare avanti l’inchiesta e a rivelare lo spionaggio è stato il giornale Domani. Secondo l’indagine, un ex dipendente del gruppo bancario Intesa-San Paolo sarebbe colpevole di aver eseguito illegalmente oltre 6.000 accessi a conti correnti appartenenti a clienti del gruppo. Nel mirino non solo Giorgia Meloni, ma anche ministri e magistrati.

Tra le personalità vicine alla premier, compaiono i nomi della sorella Arianna, capo della segreteria politica di Fratelli d’Italia, e dell’ex compagno, il giornalista Andrea Giambruno. Sono coinvolti anche altri esponenti del panorama politico attuale. Ma l’ex dipendente non si è limitato allo spionaggio di politici, ma anche di militari, imprenditori, vip e sportivi.

Non solo Giorgia Meloni: i nomi

giorgia meloni

Giorgia Meloni non è la sola ad essere coinvolta in questo vortice. Sono stati spiati, infatti, anche i conti correnti del presidente del Senato Ignazio La Russa, quelli del ministro della Difesa Guido Crosetto, del ministro Daniela Santanchè, attualmente imputata per truffa e anche i conti correnti del ministro Emanuele Fitto, in corsa per la candidatura alla vicepresidenza della Commissione Europea.

Domani sottolinea che ad essere presi di mira sono state anche personalità governative ed esponenti del mondo della magistratura, non solo politici di primo rango. Sia il governatore della Puglia Michele Emiliano, che il governatore del Veneto Luca Zaia hanno visto violata la loro privacy. Insieme a loro, vittime della spia sono state anche il procuratore antimafia Giovanni Melillo e il procuratore della Repubblica di Trani Renato Nitti. Sorvegliati anche i conti correnti di ufficiali dell’Arma e della Guardia di Finanza.

Leggi anche: Il discorso di Giorgia Meloni a New York, le sfide dell’Occidente, i rischi e il patriottismo

L’indagine

Giorgia meloni

A scoprire i movimenti illeciti portati avanti dall’ormai ex dipendente è stata la banca stessa, allertata da una denuncia fatta da un cliente. Il correntista era stato contattato dal direttore della sua filiale del gruppo Intesa-San Paolo di Bitonto, il quale si era accorto che c’erano stati numerosi accessi al conto corrente del cliente. Dopo essere stato avvisato, il correntista si è rivolto alle autorità competenti, dando avvio a un’indagine che sta portando avanti la procura di Bari.

La banca è riuscita ad intercettare i movimenti sospetti grazie ad ottimi sistemi di controllo. Come sottolineato dal gruppo bancario stesso

La banca è costantemente impegnata a evolvere i sistemi nell’ottica di garantire la massima protezione dei dati della clientela.

Giorgia Meloni: perché la stanno spiando?

La spia ha agito in maniera sistematica e seriale. L’ex dipendente ha seguito la propria strategia in maniera metodica, effettuando accessi a circa 7.000 conti bancari nel periodo tra il 21 febbraio e il 24 aprile. L’operazione ha coinvolto oltre 3.500 clienti e le 679 filiali di Intesa-San Paolo. Il colpevole è stato licenziato l’8 agosto, in quanto non in linea con i valori e la filosofia del gruppo bancario. Ad occuparsi dell’indagine, oltre alla procura di Bari e i carabinieri, sarà anche il Garante per la Privacy.

Ci si interroga sulle motivazioni che hanno spinto l’ex dipendente a spiare così tanti movimenti bancari. Attualmente non si è a conoscenza della vera ragione, ma si teme che a muovere il colpevole non sia stata la semplice curiosità. Considerati i nomi coinvolti nell’attività di spionaggio, è opportuno pensare che l’uomo possa essere coinvolto in uno scandalo, di portata nazionale.

Al momento la premier non si è espressa riguardo la questione. Parlerà solo quando la procura avrà ultimato le sue indagini, punito il colpevole e svelato le motivazioni? Sarà stata la semplice e morbosa curiosità di un singolo o dietro lo spionaggio si nasconde qualcosa di più grande?

Leggi anche: Arianna Meloni ha davvero bloccato la nomina di Maria Rosaria Boccia?

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