Da oggi sarà obbligatorio il Super Green pass per accedere ai trasporti pubblici locali, bancone del bar, ristoranti anche all’aperto, piscine, centri benessere, a cui si aggiungono feste, sagre ed eventi culturali, anche all’aperto. Dal 31 gennaio dovrebbero riaprire anche discoteche e sale da ballo.
Dal 1 febbraio servirà anche per accedere ai negozi mentre dal 20 gennaio scatterà l’obbligo del certificato verde per recarsi dal parrucchiere, dal barbiere e nei centri commerciali. La data del 31 marzo è il giorno in cui si dovrebbe concludere lo stato di emergenza, anche se è molto probabile che con la recrudescenza dei contagi ci sia un nuovo rinvio.
Da come riporta il decreto coloro i quali è previsto l’obbligo vaccinale sono “i soggetti che alla data del primo febbraio 2022 non abbiano iniziato il ciclo vaccinale primario; i soggetti che a decorrere dal primo febbraio 2022 non abbiano ancora effettuato la dose di completamento del ciclo vaccinale; i soggetti che a decorrere dal primo febbraio 2022 non abbiano effettuato la dose di richiamo”.
Da ieri è entrato in vigore l’obbligo vaccinale per gli over 50, che scadrà il 15 giugno.
Green pass: vaccino obbligatorio e multe
Dal 1 febbraio scattano le sanzioni da 100 euro una tantum per chi non si è vaccinato. I controlli saranno effettuati dall’Agenzia delle Entrate incrociando dati anagrafici e della tessera sanitaria.
Il Green pass attualmente darà valido per sei mesi. Quello base occorrerà per accedere in tutti i negozi, fatta eccezione per farmacie, alimentari e tabacchi. Il decreto inoltre prevede l’estensione del Green pass base per accedere a servizi per il soddisfacimento dei bisogni essenziali quali uffici pubblici, attività commerciali, servizi postali e bancari e finanziari.
Dal 15 febbraio sarà obbligatorio l’obbligo di presentazione del Super Green pass sui luoghi di lavoro, indipendentemente dall’età, esteso anche a tutto il “personale delle università, delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica e degli istituti tecnici superiori”. Gli over 50 che non lo hanno risulteranno assenti ingiustificati e non avranno diritto allo stipendio, anche se non avranno conseguenze disciplinari e non perderanno il posto di lavoro.
Chi si recherà sul posto di lavoro senza essersi sottoposto al vaccino sarà sottoposto ad una sanzione tra i 600 e i 1500 euro. Il datore di lavoro può decidere di sottoporre al lavoratore a mansioni differenti, in modo da non decurtare la retribuzione.
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