venerdì, 17 Gennaio 2025
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Si ritorna di nuovo a parlare di Gustavo Rol

Enigma Rol di Anselma Dell'Olio offre più punti di vista sull'affascinante figura di Gustavo Rol.

Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

Oggi si ritorna a parlare di Gustavo Rol, uno dei personaggi più affascinanti del nostro Novecento italiano. La sua parabola esistenziale si è esaudita, infatti, dal 1903 al 1994 ed era conosciutissimo non solo dai membri dell’aristocrazia del tempo, ma si recavano da lui personaggi di spicco come Charles de Gaulle, Cesare Romiti, Franco Zeffirelli, Federico Fellini, Gianni Agnelli e tanti altri.

Prevedeva il futuro, faceva diagnosi su malati ed era persino capace di spostare degli oggetti. Ma si racconta anche di quadri da lui dipinti che si animano, di averlo visto passare attraverso i muri, di averlo visto in più luoghi contemporamente, fino al meno conturbante episodio di aver visto le carte da gioco improvvisamente di un unico segno.

L’essere Rol è controverso, tra le sue frasi più celebri e degne della sua affascinante inquietudine: “Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore. Ho perduto la gioia di vivere. La potenza mi fa paura“. Sul ricordo della sua persona il mistero è fitto e irrisolto.

Rol, oggi, viene raccontato da Anselma Dell’Olio, ideatrice della docufiction Enigma Rol, in cui sceglie di far luce su una delle figure più discusse e chiacchierate del 1900.

Testimonianze di scrittori e psicologi

Enigma Rol di Anselma Dell’Olio, prodotto da Francesca Verdini di La casa rossa, RS Productions, Pepito Produzioni, Rai Cinema, Luce Cinecittà, e con il contributo del Ministero della Cultura e di Film Commission Torino Piemonte, è stato girato in 4 settimane tra la Capitale e Torino, quest’ultima città natale di Rol.

La docufiction ricostruisce l’incredibile quanto controversa vita di Rol. E con testimonianze di scrittori e psicologi, materiale d’archivio foto e riprese condotte tra il Parco del Valentino e via Silvio Pellico, molto vicino al portone della sua vera casa, Anselma Dell’Olio traccia il profilo di una personalità ancora oggi affascinante. Fa sorgere in noi spettatori curiosità e stupore, ma al tempo stesso dubbi sui suoi esperimenti inspiegabili.

Gustavo Rol, parla la regista Anselma Dell’Olio: “Lo conobbi grazie a Fellini e Zeffirelli”

gustavo rol

Anselma Dell’Olio, Premio David di Donatello per il miglior documentario con La lucida follia (2018), ha raccontato a Porta a Porta come ha deciso di realizzare questo omaggio:

Me ne ha parlato Fellini.

In Fellini degli spiriti ho studiato Rol.

C’era un capitolo su di lui, ma stava diventando un film su di lui, ho dovuto togliere molte cose.

Chiamo Francesca Verdini e mi propone di fare Zeffirelli, un conformista ribelle, e scopro che anche lui era grande amico di Rol, ed era stato anche presentato da mia cognata Adriana Asti. Lo conosceva bene.

Dopo queste rivelazioni la Dell’Olio ha iniziato a documentarsi sempre di più su Gustavo Rol e i suoi ospiti nel salotto della casa torinese.

Gustavo Rol, l’amica di famiglia Mariella Balocco: “Ho visto cose che non sono di un illusionista”

Mariella Balocco, amica di famiglia di Gustavo Rol, non ha mai avuto dubbi sulla veridicità dei suoi esperimenti. E a Porta a Porta ha rivelato:

Gustavo aveva tante peculiarità.

Mi ricordo che nei ristoranti chiedeva ai camerieri un tovagliolo intonso, chiedeva di aprirlo, e poi di metterlo in tasca mentre si parlava di un argomento scelto.

Con un lapis di bambù faceva dei tracciati e sul tovagliolo compariva ciò di cui avevamo parlato con gli altri ospiti in quell’esatto momento.

Ho visto cose che non sono da illusionista.

Gustavo Rol, cosa dicevano di lui Fellini e Romiti?

Gustavo Rol era amato da Federico Fellini, la cui conoscenza gli fece percepire “la vita prima di Rol e dopo Rol”, da Marcello Mastroianni, e anche dalla Regina Elisabetta II: lo chiamò a Londra per invocare lo spirito di suo padre Giorgio VI. Anche Cesare Romiti, amministratore delegato del gruppo FIAT dal 1976 al 1996, lo conosceva bene e ha più volte affermato:

Una sera, Gustavo Rol mi fece scegliere un foglio bianco tra tanti, su cui apparve un testo pieno di informazioni riservate e di consigli sulla Fiat.

Conoscevo la grafia di Valletta. Era senza dubbio la sua. Perché? Non l’ho mai capito.

Gustavo Rol e il miracolo della bambina: “Ci ha fatto il dono della guarigione”

Si dice che Gustavo Rol fosse in grado di fare miracoli. Ecco una testimonianza riportata nel libro L’uomo dell’impossibile Vol. II di Franco Rol, in cui una donna ricorda la guarigione della sua bambina:

Mia figlia Annamaria di 13 anni era ricoverata in ospedale, per meningite.

Era in coma e il professore che la curava mi aveva detto che non c’era più speranza […]

Rol mi fece coraggio e mi chiese una fotografia della bambina.

Mi disse, con sicurezza: “La salveremo, non tema, la salveremo” […]

Dopo qualche giorno […] Il professore la dichiarò guarita e aggiunse che era da considerarsi un miracolo. […]

Era gustavo che ci ha fatto la grazia della guarigione.

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Ilaria De Santis
Ilaria De Santis
Classe 1998. Esperta in Editoria e scrittura, è molto attenta ai dettagli, scrive poesie e canzoni ed è appassionata di musica, serie TV e sceneggiatura. “In tristitia hilaris, in hilaritate tristis”.

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