Nella notte, un incendio al porto di Ancona di vaste proporzioni è divampato per cause in corso di accertamento. Le fiamme sarebbero partite da un capannone situato nel porto di Ancona e si ipotizza l’esplosione di bombole di acetilene. Al momento nell’incendio nel porto di Ancona non risultano feriti e né vittime.
Esplosione al porto di Ancona
Una vera e propria esplosione quella che nel cuore della notte ha svegliato il comune di Ancona. Dalle immagini sembra una apocalisse sul mare, dove si eleva una densa colonna di fumo sopra il Lazzaretto e la Mole che affaccia sull’area portuale del capoluogo dorico. Sul posto Vigili del Fuoco provenienti da tutta la regione per domare le fiamme e mezzi della Protezione Civile delle Marche e del Comune di Ancona.
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Incendio al porto di Ancona, si teme nube tossica
L’incendio al porto di Ancona si sarebbe sviluppato nella zona ex Tubimar, dove insistono diverse attività, come un’azienda che produce azoto liquido, un impianto di metano e una centrale elettrica. Distrutti mezzi di trasporto e capannoni di dove potrebbero essere alloggiati solventi di cario tipo. Si teme nube tossica per l’incendio Ancona. Per questo il sindaco Valeria Mancinelli lancia un appello ai cittadini:
Tenete le finestre chiuse.
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Incendio Ancona, la città si ferma
Il fumo denso sta interessano la città dorica. In via del tutto precauzionale, il sindaco del Comune di Ancona, Valeria Mancinelli ha deciso di chiudere almeno per oggi le scuole di ogni ordine e grado, i parchi e di interrompere ogni attività sportiva all’aperto. Ancora forte l’invito ai cittadini di non aprire le finestre e di limitare il più possibile gli spostamenti, in attesa dei risultati delle analisi di Asur e Arpam per capire la tossicità della nube, conseguenza del devastante incendio al porto di Ancona. Scuole chiuse anche nella vicina Falconara Marittima.
Incendio al porto di Ancona, danni inestimabili e sogni distrutti
Mentre la colonna di fumo invade il centro della città di Ancona, sul suo profilo Facebook tuona la disperazione di Claudia Rossi, la pluricampionessa mondiale di vela con l’equipaggio Petite Enfant che in uno di quei capannoni distrutti dalle fiamme ha perso una parte importante della sua vita. Ecco cosa scrive:
È esploso tutto, non c’è più niente. Queste parole rimbombano dentro di me continuamente. Mi alzo, salto in macchina e mi fermo a guardare. Capannoni in fiamme, vigili del fuoco ovunque e tra le ceneri un pezzo di cuore. Eh già, lì dentro c’era una delle cose più importanti della mia vita: la 853. Una barca piombata nella mia vita con un effetto sorpresa da record. Una barca dal valore inestimabile. Con lei è iniziata la storia dei gialli, per molti conosciuti come i Petite. Mi ha fatto nascere la passione per questo sport che ora occupa gran parte della mia vita. Ora è un mucchio gigante di cenere ed è impossibile trattenere le lacrime di fronte a questo scenario.