A partire dal 5 marzo 2025, il calcolo dell’Isee sarà reso più semplice, grazie a esclusioni patrimoniali, detrazioni e altre novità. Con l’approvazione del nuovo decreto, infatti, alcuni elementi non verranno più considerati, così da far abbassare l’Isee di molti cittadini.
L’obiettivo è quello di agevolare alle famiglie italiane l’accesso a bonus o sussidi statali, per i quali l’importo dell’Isee è determinante. Vediamo nello specifico quali saranno le novità a partire dal prossimo 5 marzo.
Cosa cambia dal 5 marzo
Il calcolo dell’Isee, a partire dal 5 marzo 2025, vedrà applicate delle novità, volte a garantire a più cittadini italiani l’accesso a determinati aiuti statali. A determinare tale cambiamento è il rinnovo del Decreto n.13 del Presidente del Consiglio dei Ministri, il quale verte sulle seguenti modifiche:
- esclusione di alcuni risparmi dal calcolo patrimoniale mobiliare
- nuove regole per il riconoscimento della disabilità
- detrazioni per le famiglie in affitto
Esclusione del patrimonio mobiliare
La prima novità importante riguarda l’esclusione di alcuni strumenti finanziari dal calcolo del patrimonio mobiliare, i quali influiscono particolarmente sull’ammontare dell’Isee. A partire dal 5 marzo, dunque, non verranno più presi in considerazione libretti postali, buoni fruttiferi postali e titoli di Stato e altre forme di risparmio statali. Le famiglie italiane, infatti, non dovranno più considerare Titoli di Stato, come i Btp, per importi fino a 50 mila euro, nel calcolo dell’Isee.
Le novità su disabilità e affitti
Per quanto riguarda le persone con disabilità, l’aggiornamento del Decreto n.13 provvederà a tutelare sia i soggetti disabili sia le loro famiglie. Alcuni redditi che incidevano sul calcolo dell’Isee, come trattamenti assistenziali, previdenziali e indennitari, comprese le carte di debito, verranno esclusi dall’indicatore familiare.
Inoltre, verrà attribuita una maggiorazione di 0,5 al parametro della scala di equivalenza per ogni membro della famiglia con disabilità media, grave o non autosufficiente. Rispetto alla questione affitti, invece, chi ha un contratto di locazione potrà avere una detrazione di un massimo di 7 mila euro.
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Quali saranno i bonus accessibili?

Tra le agevolazioni che comporterà il nuovo modo di calcolare l’Isee vi è la questione circa l’Assegno Unico per i figli a carico. L’importo varia, infatti, in base all’Isee e, se quest’ultimo è inferiore a 17.090,61 euro, la famiglia avrà circa 200 euro al mese per ciascun figlio a carico. Se, invece, l’indicatore supera i 45.574, 96 euro, l’importo diminuirà fino a raggiungere i 57 euro mensili. In tal modo, si darà un incentivo agli investimenti delle famiglie in prodotti di debito italiano.
Per poter ottenere un Assegno di Inclusione, poi, sarà necessario avere un Isee inferiore a 10.140 euro. Verranno, inoltre, concessi aiuti per ottenere Bonus sociali per le bollette (Luce, Acqua e Gas), Bonus mamme, Bonus affitto, Bonus nido. Infine, si assisterà a delle riduzioni anche rispetto alle tasse universitarie.
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Le decisioni dell’Inps
Nonostante il Decreto sia stato ufficialmente aggiornato e pubblicato, l’Inps deve ancora mettersi in moto per aggiornare la piattaforma per il calcolo dell’Isee. Inoltre, l’ente dovrà stabilire se chi ha già presentato la DSU 2025 potrà modificarla o sarà costretto a redigere una nuova dichiarazione. Sarà, dunque, necessario attendere delle indicazioni più precise da parte dell’Inps su come bisognerà comportarsi a partire dal 5 marzo ma si possono comunque fare delle ipotesi su come ci si muoverà.
Bisognerà accedere al sito dell’Inps o recarsi presso un Caf, per compilare una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica, successivamente indicare i nuovi dati patrimoniali con le modifiche apportate dal Decreto, infine attendere il ricalcolo dell’Isee.