lunedì, 27 Gennaio 2025
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Italia-Arabia, cosa prevede l’accordo da quasi 10 miliardi?

Intesa tra l’Italia e l’Arabia Saudita per un rapporto bilaterale tra le due nazioni. Cosa prevede l’accordo da quasi 10 miliardi? Tutto quello che c’è da sapere.

Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.

Intesa da quasi 10 miliardi tra l’Italia e l’Arabia Saudita. L’incontro tra il principe ereditario Bin Salman e la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha rafforzato il rapporto bilaterale fra Roma e Ryad e ha toccato svariati punti di un’agenda molto ampia e complessa.

Insieme alla Premier presente anche una folta delegazione di diverse società e imprese italiane.

Tra gli altri, spicca l’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani – che un anno fa ha siglato un memorandum di intesa con l’Arabia Saudita per la collaborazione nell’aerospazio e difesa – ora impegnato a definire un accordo in materia di elicotteri.

L’accordo, firmato ad Al‘-Ula, sito archeologico simbolo dell’Arabia Saudita, ha visto coinvolte almeno venti aziende italiane, da Leonardo a Pirelli, da Elettronica a Fincantieri, sino a Gewiss.

Questa cifra dà un’idea dello straordinario salto che ci siamo impegnati a fare insieme nel nostro futuro lavoro comune.

Sono accordi che costituiscono piattaforme su cui costruire insieme ulteriori opportunità

ha commentato Giorgia Meloni nel suo intervento ad Al’-Ula.

Cosa prevede l’accordo con l’Arabia Saudita  

Giorgia Meloni si è dichiarata più che soddisfatta dell’accordo stipulato tra Italia e Arabia Saudita. Un rapporto, quello tra i due paesi, cresciuto negli ultimi anni, da quando fu firmato uno storico Trattato bilaterale di amicizia.

L’incontro ha toccato diversi punti, dalla ricostruzione di Gaza alla stabilizzazione della Siria, dalla ricerca di una pace duratura in Ucraina alle convergenze possibili fra il nostro Piano Mattei per l’Africa e la potenza finanziaria del regno saudita.

Tra le altre cose, è stato trattata, seppur marginalmente, la tematica relativa al costo del petrolio, un tema che, ha spiegato Meloni, “come dice il presidente Trump, può essere uno degli elementi di pressione” nei confronti di Mosca.

La discussione ha riguardato anche il tema della transizione energetica e di Africa, dove Roma cerca l’aiuto dei vari Paesi del Golfo. L’obiettivo dell’Italia sarà poi quello di diventare partner privilegiato nel percorso di diversificazione economica del Regno.

Giorgia Meloni, soddisfatta al termine dell’incontro, ha poi dichiarato:

Oggi si apre una fase completamente nuova, una nuova era delle nostre relazioni,

dove la nostra partnership diventa qualcosa di diverso, strategica nel senso che non faremo solo affari,

ma ragioneremo e coopereremo insieme, da nazioni leader nel Mediterraneo allargato.

C’è differenza tra comprare e vendere qualcosa, e cooperare:

questo significa che dobbiamo confrontarci e ragionare insieme,

anche sulle nostre differenze ed essere in grado di ascoltare.

Non sono mancate però le critiche, arrivate dall’opposizione, in particolar modo da Nicola Fratoianni, leader e segretario di Sinistra Italiana e Alleanza Verdi e Sinistra. Fratoianni ha accusato la Premier di incoerenza per aver stretto rapporti con “quel regime contro cui Giorgia Meloni si scagliava”.

La risposta all’opposizione non si è fatta attendere e, in un punto stampa al termine della missione prima di spostarsi in Bahrein, Meloni replica:

L’opposizione mi rinfaccia qualsiasi cosa ma non c’è contraddizione fra quello che dicevo ieri e quello che faccio oggi.

Italia e Arabia Saudita hanno interesse a stringere rapporti strategici.

Altro tema è la questione di chi dovesse favorire attività di proselitismo in Europa e su questo io non ho cambiato idea.

Ma non mi pare che ci sia nulla di tutto questo nel lavoro che abbiamo fatto in questi giorni.

Leggi anche: Perché Giorgia Meloni è stata eletta la persona più potente d’Europa

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Alfredo Polito
Alfredo Polito
Si occupa di copywriting, project management e comunicazione per imprese e istituzioni. Per anni ha scritto su la Repubblica ed è autore del libro "La guerra del vino". Tramite Gramsci ha fatto suo il motto di Romain Rolland: pratica il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.

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