Le banche italiane sono solide e sicure. Questo è quanto emerso dal rapporto e l’analisi dei dati condotto dalla Banca centrale europea (BCE). La BCE si occupa di quella zona denominata “zona euro”, di cui fanno parte tutti i paesi membri dell’Unione europea che hanno aderito al progetto della moneta unica. Istituita nel 1998, guida la politica monetarie dell’UE.
La BCE ha dato vita al suo annuale processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) per il 2024 e la proprietà di vigilanza 2025-2027. La SREP analizza e misura la situazione della singola banca in termini di rischi, indicandole le varie azioni da intraprendere. Mentre la proprietà di vigilanza riflette una strategia di medio-lungo termine nei prossimi tre anni.
Secondo quanto emerso dal rapporto, le banche europee – soprattutto italiane – hanno ottenuto buoni risultati in termini di stabilità economica e gestione dei rischi.
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I parametri e la classifica delle banche più solide in Italia
Il dato analizzato dalla BCE per stilare la classifica delle banche più solide economicamente è il Pillar2 Requirement (Requisito di secondo pilastro o P2R).
Come si legge sul sito ufficiale della BCE, il requisito di secondo pilastro è un “requisito patrimoniale specifico per singola banca che si applica in aggiunta al requisito patrimoniale minimo, “di primo pilastro”, nei casi in cui quest’ultimo sottostima o non copre alcuni rischi”.
In caso di mancato rispetto di tale parametro, le banche possono essere sottoposte a vigilanza e ricorrere quindi in pesanti sanzioni. In altre parole, determina il capitale che una banca deve detenere per far fronte ai propri rischi. Tale dato è espresso in percentuale, e più il dato è basso, minori saranno i rischi corsi dalla banca.
“Nel corso dell’ultimo anno il settore bancario europeo ha dato prova di resilienza a fronte di un contesto esterno incerto e ha dimostrato la sua capacità di continuare a sostenere la ripresa economica” riporta la nota ufficiale della Banca centrale europea. E analizzando la classifica emerge come le banche italiane siano solide e sicure.
Nella classifica stilata dalla BCE, la banca italiana più solida – seguendo i parametri descritti in precedenza – risulta essere Credem. Come si legge nel rapporto ufficiale, Credito Emiliano Holding S.p.A. ha la percentuale più bassa d’Europa (1%), proprio come nel 2022 e nel 2023. Mantiene, dunque, il suo primato indiscusso. Tra le altre banche italiane emergono Banca Mediolanum con l’1,50%; FinecoBank e Unicredit con entrambe una percentuale pari al 2%; Banco BPM e BPER Banca con il 2.25%; Banca Monte dei Paschi di Siena e Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano con il 2.50% e infine concludono Iccrea Banca (2.52%) e Banca Popolare di Sondrio (2.75%).
Nonostante l’Italia sia ancora uno dei paesi membri in cui l’utilizzo dei pagamenti digitali fatichi a diventare quotidianità – ma comunque in calo del 9% rispetto all’anno precedente – le banche italiane si dimostrano, ancora una volta, solide e sicure.
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