Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato insignito ieri, 22 gennaio, della laurea ad honorem in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, presso l’Università di Messina. La laudatio honoris causa è stata svolta dal Presidente emerito della Corte Costituzionale e Professore emerito di Diritto Costituzionale dell’Università degli Studi di Messina, Gaetano Silvestri.
La consegna dell’onorificenza è avvenuta durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2024/2025 dell’Ateneo, presso il Teatro Vittorio Emanuele della provincia siciliana. Durante l’evento sono intervenuti Giovanna Spatari, Rettrice dell’Università, Domenico Quartarone, Rappresentante del personale tecnico-amministrativo, e Chiara Furlan, Rappresentante degli studenti.
La consegna della laurea ad honorem a Mattarella
La cerimonia di consegna della laurea ad honorem al Presidente Sergio Mattarella è stata inaugurata dalla proclamatio doctoralis honoris causa da parte di Maria Giovanna Spatari, Rettrice dell’Università degli Studi di Messina. Questo è quanto è stato detto durante l’inaugurazione dell’anno accademico, durante la quale si è svolta la consegna del titolo a Sergio Mattarella:
Un percorso straordinario quello del professore e poi Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Un uomo che ha portato avanti un impegno infaticabile, l’esaltazione dei valori democratici e le promozione del bene comune.
Quando un presidente della Repubblica fa visita ad un ateneo questo rappresenta il legame delle istituzioni al mondo della cultura che poi è un volano di crescita economica e sociale per il territorio.
Direi che Messina nello spirito della Conferenza di Messina è sempre più punto di riferimento nell’area euro mediterranea come testimoniato dalla presenza di molti giovani che decidono di frequentare questo Ateneo.
Intanto per il prossimo anno l’Università consolida con oltre 25 mila studenti la sua posizione.
Quest’anno sono stati aperti nuovi corsi di laurea alcuni dei quali in lingua inglese ci sforzeremo di ampliare l’offerta formativa sempre con uno sguardo al territorio.
Agli studenti auguro che siano artifici di un cambiamento e che siano capaci di trovare risposte per costruire il loro futuro.
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La lectio doctoralis del Presidente Mattarella
La cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2024/2025 al Teatro Vittorio Emanuele di Messina si è conclusa con la lectio doctoralis da parte di Sergio Mattarella, dopo essere stato insignito del Dottorato honoris causa in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni. Il Presidente ha, dunque, dichiarato:
Quanto sta avvenendo a livello internazionale, dove prevalgono dinamiche fortemente conflittuali e perfino distruttive, fa emergere, per contrasto, la decisiva importanza della comunanza di valori e di principi che rendono gli Stati europei naturalmente vicini e necessariamente solidali nell’affermare i valori di democrazia, dignità umana, libertà, equità sociale, pace.
Durante il discorso, Mattarella si è concentrato prevalentemente sul tema dell’integrazione europea, su cui il Presidente ha affermato:
Parallelamente all’evoluzione delle competenze dell’Unione, vi è stato un adattamento dei processi amministrativi, contraddistinto da un livello di integrazione sempre maggiore, finalizzato ad assicurare un’applicazione effettiva e uniforme delle regole comunitarie.
Per quanto riguarda il profilo organizzativo, l’integrazione si è realizzata con la creazione di organismi nei quali gli interessi nazionali vengono rappresentati e tutelati attraverso processi decisionali europei.
Significativa ed emblematica del procedere dell’integrazione è l’evoluzione dei Comitati: sorti come strumento di controllo degli Stati membri sull’azione della Commissione si sono trasformati in luogo di incontro e di scambio di conoscenze e di expertise tra l’amministrazione europea e quelle nazionali, nonché di cogestione dei processi attuativi del diritto dell’Unione.
L’integrazione si è sviluppata anche sotto il profilo procedimentale.
Sono stati definiti procedimenti misti, con l’adozione in sequenza di atti delle autorità nazionali e dell’amministrazione europea tra loro connessi in vista dell’assunzione di una decisione finale comune.
Allo stesso tempo, l’amministrazione indiretta è stata sottoposta a vigilanza, controlli, vincoli sempre più penetranti allo scopo di uniformare l’azione degli Stati.
L’aspetto più interessante è la tendenza a creare discipline comuni e unitarie prodotte da fonti e aventi ad oggetto attività di genere diverso.
L’interazione tra livello comunitario e livello nazionale è divenuta così intensa da rendere difficile individuare una linea di separazione tra i due sistemi.
Un esempio significativo di esecuzione congiunta delle normative unionali si è realizzato nel settore della concorrenza.
Uno dei tradizionali ambiti di amministrazione diretta della Comunità per quanto riguarda le violazioni transfrontaliere.
Nel 2003 si è realizzato un sistema di competenze parallele al quale sono ora congiuntamente preposte la Commissione e le Autorità nazionali.
La titolarità della competenza rimane in capo alla Commissione, ma essa l’esercita avvalendosi della cooperazione delle Autorità nazionali, dando vita ad un unico sistema integrato.
Gli Stati, da semplici destinatari delle norme, hanno assunto un ruolo attivo nella loro applicazione.
L’integrazione si basa su regole e procedure ma acquista maggior concretezza soprattutto attraverso le relazioni personali.
Costituisce pertanto una decisione estremamente positiva quella di dare la possibilità ai funzionari delle pubbliche amministrazioni degli Stati membri di prestare temporaneamente la loro attività, in qualità di Esperti nazionali distaccati, presso le istituzioni, gli organi e gli organismi dell’Unione europea.
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