La Lega avrebbe chiesto le dimissioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella? Nella giornata di ieri il senatore leghista Claudio Borghi ha così scritto su X: “È il 2 giugno, è la festa della Repubblica Italiana. Oggi si consacra la Sovranità della nostra Nazione. Se il presidente pensa davvero che la Sovranità sia dell’Unione Europea invece dell’Italia, per coerenza dovrebbe dimettersi, perché la sua funzione non avrebbe più senso”.
Il tweet era rivolto, senza ombra di dubbio, a Sergio Mattarella e il senatore Borghi si riferiva alle parole pronunciate dallo stesso presidente della Repubblica. Nei giorni scorsi, infatti, quest’ultimo ha presieduto al Concerto in onore del Corpo Diplomatico accreditato ha così dichiarato: “Nella più ampia comunità dell’Unione europea cui abbiamo deciso di dar vita con gli altri popoli liberi del continente e di cui consacreremo, tra pochi giorni, con l’elezione del Parlamento Europeo, la sovranità“.
Nonostante l’attacco diretto a Mattarella non è arrivata fin da subito nessuna smentita da parte della Lega, mentre in serata a Rai 3 il leader Matteo Salvini ha voluto chiarire la sua posizione in merito a tale diatriba: “Oggi c’è la festa della Repubblica, oggi è la festa degli italiani, della Repubblica, non della sovranità europea. Abbiamo un presidente della Repubblica perché c’è la Repubblica, io penso all’Europa come Stati sovrani che si mettono insieme, ma la sovranità nazionale è fondamentale”.
La difesa di Salvini
Matteo Salvini ha voluto spegnere tutte le polemiche sorte a seguito del tweet del senatore Borghi su X ad Agorà su Rai 3: “Mattarella ha tutto il mio rispetto. Lo stesso rispetto non hanno, e questo era il tema, in Europa, alcuni altri presidenti, alcuni altri leader che rischiano di trascinare l’Italia e l’Europa verso la terza guerra mondiale”.
Inoltre, ha smentito di aver ricevuto una telefonata dalla premier Giorgia Meloni dopo le parole di Borghi: “Non c’è stata nessuna telefonata tra me e la premier Meloni. Metto a disposizione il tabulato telefonico. Questo è un governo saldo che arriverà fino al 2027”.
E ancora, a Stasera Italia su Rete4 ha ribadito: “Se mi dissocio dalle parole di Borghi? Noi non chiediamo le dimissioni di nessuno. Borghi è un nostro ottimo senatore, e io penso che il capo dello Stato sia stato travisato da qualche giornale. […] Va bene l’Europa ma se noi dipendessimo dall’Europa, cioè da Francia e Germania, noi ci avvicineremmo alla terza guerra mondiale. Io preferisco la sovranità nazionale italiana che vuol dire pace”.
Il commento della politica sullo scontro da lontano Lega-Mattarella
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani si è subito dissociato dalle parole di Claudio Borghi e a RTL 102.5 ha così commentato la vicenda: “Inutile dire che non siamo europei. Siamo europei, è una questione di identità culturale e storica. Questo non vuol dire che dobbiamo rinunciare alla nostra identità italiana. La penso come Mattarella. Noi siamo diversi dalla Lega culturalmente, siamo alleati leali, ma la pensiamo diversamente. Quando si parla di Europa abbiamo una visione diversa, noi siamo europeisti”.
Anche Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati si schiera dalla parte del presidente della Repubblica: “La Lega si scusi per queste parole inopportune e irriguardose nei confronti di Sergio Mattarella garante dell’Unità nazionale ed eletto, lo ricordo, anche con il voto della Lega”.
Si unisce alle parole di Tajani e Lupi anche il leader del M5S, Giuseppe Conte che durante un intervento a Foggia ha così sottolineato: “È una polemica indegna, richiedere le dimissioni del presidente Mattarella è una cosa non commentabile, grave e talmente sconclusionata”.
Nessun commento, invece, da parte della premier Giorgia Meloni. A questo proposito la segretaria dem Elly Schlein ha rivelato ad Agorà: “Grave l’attacco arrivato dalla Lega, ed è grave far passare tutte queste ore senza una presa di posizione di Meloni“.
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