Le manifestazioni contro il green pass previste per oggi, 24 luglio, hanno preso forma sui social network, come Facebook e Telegram. Ci si oppone all’ultimo decreto del Governo che prevede l’obbligo del certificato vaccinale per accedere a bar e ristoranti al chiuso, palestre, cinema, teatri o partecipare a fiere ed eventi.
Molti hanno parlato della giornata odierna come “No Green pass day” o “World Wide Demonstration” a sottolineare la portata globale delle mobilitazioni, anche se quest’ultima, associazione internazionale promotrice di diverse proteste negli ultimi mesi, ha fatto sapere che le manifestazioni in corso non hanno nulla a che vedere con loro.
L’appuntamento è per le 17.30 in più di venti piazze italiane da Milano, Bologna, passando per Roma e Napoli fino a Palermo. La lista comprende anche: Genova, Firenze, Torino, Padova, Bergamo, Reggio Emilia, Biella, Parma, Varese, Forlì, Ravenna, Pordenone, Varese, Pescara, Ostia, Catania e Cagliari.
Manifestazioni contro il green pass: chi si oppone al decreto e perché
Le associazioni di ristoratori e organizzatori di matrimoni lamentano di essere penalizzati da questo decreto. A tal proposito come riporta tgcom24 Lino Enrico Stoppani, presidente della Federazione Italiana Pubblici Esercizi si è così espresso:
Il 40% degli esercizi a livello nazionale non ha aree all’esterno e le persone che non hanno ancora ricevuto la prima dose di vaccino sono 18 milioni.
Sono 18 milioni di clienti che certe attività rischiano di perdere.
Contraria al green pass obbligatorio è anche Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che su Facebook ha così commentato la decisione del Governo, definendo “parole di terrore” quelle del premier Draghi “che non tengono conto delle terapie intensive”:
Da un anno e mezzo pagano sempre gli stessi: bar, ristoranti, discoteche.
Mentre a beneficiarne sono i soliti noti. Sembra che a Palazzo Chigi il problema non sia il virus, ma le attività.
Previste altre manifestazioni contro il green pass
Sono previste in settimana altre manifestazioni contro il green pass.
A Roma nella giornata di martedì 27 luglio è stata indetta una manifestazione che coinvolgerà medici e cittadini, organizzata dal gruppo “Terapia domiciliare C-19” che si terrà di fronte al Ministero della Salute. L’obiettivo è quello di ottenere, tramite una petizione, una revisione dei protocolli di cura domiciliare ponendola all’attenzione del ministro Speranza.
Mentre mercoledì 28, sempre nella Capitale, il “Comitato Libera scelta” si attiverà per protestare contro il green pass. Parteciperanno alla mobilitazione alcuni politici della Lega, come Siri, Bagnai, Borghi, Pillon insieme a Vittorio Sgarbi e Gianluigi Paragone.
Manifestazioni contro il green passi in Francia
Anche in Francia una settimana fa abbiamo assistito ad episodi analoghi. Migliaia le persone che hanno partecipato alle manifestazioni contro il green pass, dopo l’annuncio del presidente Emmanuel Macron di estendere l’obbligo del green pass a tutti gli operatori sanitari e ad altre professioni, oltre che per accedere alla maggior parte dei luoghi pubblici.
A Parigi, Annecy e Lione si sono verificate diverse tensioni durante le manifestazioni. In particolare a Parigi alcune persone hanno preso parte ad una manifestazione non autorizzata, a Place de la République, e sono stati fermati dalla polizia, la quale in alcuni casi si è servita anche dei gas lacrimogeni.
Le proteste proseguono, non solo in Francia, ma anche in Grecia e Ungheria. In Australia sono migliaia le persone che sono scese in piazza a Melbourne per manifestare, sempre contro le misure prese dal Governo su vaccinazione e pass sanitario. Mentre a Sidney si sono verificati scontri tra manifestanti e polizia.
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