La Marcia Perugia Assisi 2021 è dedicata a Gino Strada
A 60 anni dalla prima Marcia Perugia Assisi e a 20 dall'11 settembre con un Afghanistan di nuovo incandescente, l'invito di Flavio Lotti a partecipare numerosi per dire I CARE.
La Marcia Perugia Assisi compie 60 anni. Anche quest’anno, nell’assoluto rispetto delle disposizioni Covid, il festoso e coloratissimo corteo per la pace e la non-violenza partirà domenica 10 ottobre dai Giardini del Frontore di Perugia, stesso luogo da cui partì esattamente 60 anni fa, per concludersi alla Rocca Maggiore di Assisi.
Il momento storico che stiamo vivendo è difficilissimo, pieno di contraddizioni e di eventi nuovi che l’Umanità si trova a fronteggiare per la prima volta, oltre all guerre e ai conflitti che continuano a colpire il mondo, come la preoccupante situazione in Afghanistan di questi giorni. Ce ne ha parlato Flavio Lotti, organizzatore dell’evento e per 16 anni Coordinatore nazionale della Tavola della Pace:
I CARE: il motto della Marcia Perugia Assisi 2021 omaggio a Gino Strada contro la piaga del “me ne frego”
60 anni fa, nel 1961, la prima Marcia Perugia Assisi per la pace e la non violenza fu lanciata da Aldo Capitini. Quell’anno parteciparono personaggi di spicco del panorama culturale italiano, intellettuali e artisti come Renato Guttuso e Italo Calvino. Quest’anno i due grandi presenti, sebbene purtroppo fisicamente assenti, saranno Don Lorenzo Milani e Gino Strada, a cui la marcia è dedicata. Al centro del messaggio della Perugia Assisi 2021 è “la cura”, a tal proposito è stato ripreso il motto di Don Milani “I CARE“, anche in onore di Gino Strada che ha dedicato la sua intera vita alla cura e che di essa è l’emblema.
Flavio Lotti ha spiegato che oltre al Covid-19 c’è un male più grande nel nostro tempo da curare urgentemente:
L’importanza di partecipare alla Marcia Perugia Assisi 2021 è stata sottolineata anche da Beppe Giulietti, Presidente della Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI): “Mai come questa volta bisognerà essere alla Marcia Perugia Assisi che riunirà chi davvero si prende cura della vita delle persone senza distinzione alcuna”.
La responsabilità di ciascuno di noi per costruire la “Società della Cura”
Partecipare alla Marcia Perugia Assisi è l’impegno minimo di ogni cittadino che desideri correggere cosa non va nella nostra società e nel mondo. Flavio Lotti ha insistito sulla responsabilità di ciascuno di noi nel cambiamento antropologico e culturale che porti alla costruzione di una società di pace, di cura reciproca:
Marciare per sostenere le soluzioni agli obiettivi ONU 2030
Mancano meno di 10 anni per realizzare i 17 obiettivi dell’ONU per il 2030. La Marcia Perugia Assisi e il suo messaggio “I CARE” portano con sé anche le possibili soluzioni per risolvere i problemi che affliggono il nostro tempo. Flavio Lotti ha spiegato:
A 20 anni dall’11 settembre, l’amarezza di dire “Avevamo ragione”
Quest’anno saranno anche 20 anni dall’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001. Una settimana dopo l’attacco in Afghanistan che ne seguì, il 7 ottobre 2001 la Marcia Perugia Assisi vide la partecipazione più ampia della storia. Parteciparono oltre 300mila persone ma le scelte politiche come sappiamo furono per la guerra, con i risultati disastrosi che ancora oggi abbiamo sotto agli occhi. Proprio in questi giorni l’ISIS è tornata a colpire e il clima in Afganistan è tornato ad essere incandescente. Flavio Lotti ha parlato anche di questa preoccupante situazione, mettendo in luce gli errori che furono fatti:
La guerra non è la soluzione, è necessario rivoluzionare una politica in grave crisi
La marcia Perugia Assisi con “I CARE” sostiene la necessità di una rivoluzione politica, un cambio di rotta da parte delle élite. La gestione USA della situazione in Afghanistan sembrerebbe ripetere i vecchi errori e non tenere conto della lezione della storia. Lotti ha commentato:
La rivoluzione antropologica e culturale parte dai giovani ma vengono ignorati
Insieme alla necessità di una rivoluzione politica, con la Marcia della Pace si sostiene e si promuove anche una rivoluzione antropologica e culturale che ha alla sua base i giovani. La Marcia ogni anno vede un’altissima partecipazione di ragazze e ragazzi. Ma i giovani hanno veramente un ruolo nella società di oggi? Sono interlocutori, sono consultati nell’ambito del dibattito politico? Abbiamo visto, parlando di clima, che Greta Thunberg si è fatta portavoce di masse immense di ragazzi che vengono ignorati, mentre lei è stata travolta dalla macchina del fango. Perché i giovani vengono tenuti fuori? La risposta di Flavio Lotti:
la Marcia Perugia Assisi e i progetti per i giovani
L’educazione, la formazione, l’ascolto, dice Lotti, sono le chiavi per rendere i giovani protagonisti del cambiamento che la Marcia Perugia Assisi sostiene e promuove. Sono stati formulati molti progetti educativi che un gruppo sempre più ampio di insegnanti e di docenti stanno portando in giro. Insegnanti che vogliono mettere in discussione il loro modo di fare scuola, e cambiarlo: da quello che era spiegare una lezione a realizzare un’esperienza. Flavio Lotti a tal proposito ha raccontato le tre proposte molto concrete ai docenti:
Fare in modo che la scuola sia uno spazio di riflessione su quello che sta succedendo in modo che i ragazzi possano veramente capire, approfondire riflettere e conoscere tutte le dimensioni di questo momento davvero unico, per certi aspetti drammatico ma anche originale che stiamo vivendo. I ragazzi non hanno più l’opportunità di dire quello che pensano, di raccontare quello che sentono. La scuola deve diventare invece uno spazio per ascoltare anche le loro angosce, le loro preoccupazioni, le loro idee.
Far fare loro almeno durante l’anno una vera esperienza di cura. Devono imparare a prendersi cura della scuola, dell’ambiente in cui vivono, degli altri, della comunità. Devono fare dei percorsi educativi di cura. Questa è un’azione concreta che attraverso il service learning può diventare didattica della scuola.
Impegnare i ragazzi in un laboratorio sul futuro. Bisogna coinvolgerli da subito nell’imparare a lavorare con il futuro, un futuro carico di incertezze, carico di rischi ma anche carico di opportunità.
Lotti ha spiegato:
Tutti in marcia da protagonisti, non da spettatori
L’invito di Flavio Lotti e di tutti i sostenitori della Marcia Perugia Assisi è dunque quello di partecipare quanto più numerosi possibile (QUI per aderire):