La Sala Stampa della Santa Sede continua ad aggiornare sulle condizioni di salute di Papa Francesco. Nonostante gli bollettini rivelano che il quadro clinico del Santo Padre sia ancora critico, quest’ultimo continua a lavorare e ad occuparsi di questioni importanti relative alla Chiesa.
A tal proposito, il Pontefice ha preso una decisione anche in merito a una riforma decisiva, ossia quella della revisione della normativa sull’elezione del prossimo papa.
Quale sarebbe la svolta decisiva di Papa Francesco per il prossimo Conclave?
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Nei giorni scorsi, come riporta “Il Tempo”, Papa Francesco avrebbe in mente di rivedere una normativa in materia di dimissioni papali, soprattutto a seguito di quelle di Benedetto XVI e la revisione completa della riforma sul Conclave.
Papa Francesco starebbe lavorando in particolare a quest’ultima. E la sua intenzione non è emanare una nuova Costituzione Apostolica, bensì modificare quella vigente, ossia la Universi Dominici Gregis pubblicata il 22 febbraio 1996 da Giovanni Paolo II. Come si legge sul sito ufficiale del Vaticano la normativa attuale è stata confermata anche da Papa Benedetto XVI. Ecco cosa viene detto in merito ai cardinali che possono votare per il Conclave:
Il diritto di eleggere il Romano Pontefice spetta unicamente ai Cardinali di Santa Romana Chiesa, ad eccezione di quelli che, prima del giorno della morte del Sommo Pontefice o del giorno in cui la Sede Apostolica resti vacante, abbiano già compiuto l’80o anno di età.
Il numero massimo di Cardinali elettori non deve superare i centoventi.
È assolutamente escluso il diritto di elezione attiva da parte di qualsiasi altra dignità ecclesiastica o l’intervento di potestà laica di qualsivoglia grado o ordine.
Papa Francesco vuole abolire il tetto dei 120 elettori
Ma in cosa consisterebbe, allora, una delle più grandi rivoluzioni della Chiesa degli ultimi anni? Per evitare critiche o intrighi segreti, Papa Francesco ha deciso di cancellare il tetto massimo dei 120 elettori, ossia i cardinali che non abbiano ancora compiuto 80 anni quando la Sede Papale risulta vacante, limite ideato da Paolo VI.
Questa norma era stata rispettata anche da Papa Giovanni Paolo II e dal suo successore Benedetto XVI come citato poco sopra. Papa Francesco, invece, sarebbe il primo pontefice a ribaltare una normativa decisa da Paolo VI, motivo per cui la decisione avrebbe una portata assolutamente rivoluzionaria all’interno della Chiesa.
Come ricorda ancora “Il Tempo”, il Papa attuale ha nominato da poco 21 nuovi cardinali, portando il numero degli elettori, quindi, a 138. Nella visione di Bergoglio le future elezioni al Conclave devono essere eque, evitando possibili caos o brogli nella votazione che eleggerà il prossimo Santo Padre.
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